GNOCCHI
DI PATATE
Ingredienti: dose per 4-6 persone
patate di Rotzo (patate farinose adattissime per gli
gnocchi) kg.1
fior di farina circa gr. 250
sale un cucchiaio di grappa
un cucchiaio di olio extravergine di oliva
un "sospetto" di noce moscata
Esiste
una testimonianza storica che riporta lintroduzione
della patata in Italia al 1565: "Il re cattolico
Filippo II fece omaggio al Papa, forse per la
rassomiglianza del nome (papas) di alcuni tuberi che a
quel tempo gli Spagnoli avevano portato in Europa dalla
America e che, grazie a certe proprieà toniche
(afrodisiache) che venivano a loro attribuite, avrebbero
dovuto restituire la salute al Santo Padre.
Questultimo divise il dono del re di Spagna con un
cardinale di salute cagionevole che si trovava a quel
tempo nei Paesi Bassi come legato; il cardinale a sua
volta diede alcuni di questi tuberi come medicamento a
Philippe de Sivry, governatore di Mosn, chiamandoli
"tartufoli", nome con il quale sono stati
conosciuti in Italia per lungo tempo. Infine nel 1638
Philippe di Sivry inviò due di questi
"tartufoli" al celebre botanico francese
Lécluse, che a quel tempo viveva a Vienna. Anziché
mangiarli, questi li piantò e fu poi il primo a
descrivere nella sua "Rariorum Plantarium
Historia" il vegetale che aveva ricevuto e nel quale
trovò immediatamente na certa rassomiglianza con il
"pistacchio di terra".
Lavare le patate e
metterle a lessare con la buccia in acqua fredda
abbondante, leggermente salata. Quando sono tenere,
scolarle e pelarle finchè sono ancora bollenti, quindi
passarle allo schiacciapatate o al passaverdure Unire al
passato la farina, luovo intero leggermente
sbattuto, un forte pizzico di sale, una grattatina di
noce moscata, lolio e la grappa. Impastare
velocemente sino ad ottenere una massa soda. Tagliarla a
fette e arrotolare ciascuna di queste fette sulla
spianatoia infarinata formando dei cilindretti grossi un
dito di baldo giovane.
Dividerli a pezzetti della
lunghezza desiderata e passarli sul retro della grattugia
lasciandoli cadere su una tovaglia infarinata Cuocerli in
abbondante acqua salata e quando salgono a galla,
scolarli delicatamente condendoli nel modo desiderato.
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