Index CIBI&VINI - Maggio 1998


GNOCCHI DI PATATE


Ingredienti: dose per 4-6 persone
patate di Rotzo (patate farinose adattissime per gli gnocchi) kg.1
fior di farina circa gr. 250
sale – un cucchiaio di grappa
un cucchiaio di olio extravergine di oliva
un "sospetto" di noce moscata

Esiste una testimonianza storica che riporta l’introduzione della patata in Italia al 1565: "Il re cattolico Filippo II fece omaggio al Papa, forse per la rassomiglianza del nome (papas) di alcuni tuberi che a quel tempo gli Spagnoli avevano portato in Europa dalla America e che, grazie a certe proprieà toniche (afrodisiache) che venivano a loro attribuite, avrebbero dovuto restituire la salute al Santo Padre. Quest’ultimo divise il dono del re di Spagna con un cardinale di salute cagionevole che si trovava a quel tempo nei Paesi Bassi come legato; il cardinale a sua volta diede alcuni di questi tuberi come medicamento a Philippe de Sivry, governatore di Mosn, chiamandoli "tartufoli", nome con il quale sono stati conosciuti in Italia per lungo tempo. Infine nel 1638 Philippe di Sivry inviò due di questi "tartufoli" al celebre botanico francese Lécluse, che a quel tempo viveva a Vienna. Anziché mangiarli, questi li piantò e fu poi il primo a descrivere nella sua "Rariorum Plantarium Historia" il vegetale che aveva ricevuto e nel quale trovò immediatamente na certa rassomiglianza con il "pistacchio di terra".

Lavare le patate e metterle a lessare con la buccia in acqua fredda abbondante, leggermente salata. Quando sono tenere, scolarle e pelarle finchè sono ancora bollenti, quindi passarle allo schiacciapatate o al passaverdure Unire al passato la farina, l’uovo intero leggermente sbattuto, un forte pizzico di sale, una grattatina di noce moscata, l’olio e la grappa. Impastare velocemente sino ad ottenere una massa soda. Tagliarla a fette e arrotolare ciascuna di queste fette sulla spianatoia infarinata formando dei cilindretti grossi un dito di baldo giovane.

Dividerli a pezzetti della lunghezza desiderata e passarli sul retro della grattugia lasciandoli cadere su una tovaglia infarinata Cuocerli in abbondante acqua salata e quando salgono a galla, scolarli delicatamente condendoli nel modo desiderato.