Menorah, ovvero i
predatori del candelabro perduto
Ecco
la recensione del suo ultimo libro, scritta dall'autore
stesso
di
suo pugno, anzi mouse
MENORAH
di Marco Buticchi - Longanesi & C. - pagg. 377
"Non è certo facile recensire una propria
creatura, quasi mi dicessero di parlare delle mie
figlie... Comunque mi appresto a farlo, forte di tutta
l'imparzialità che può derivare da quanto espresso
sopra. Provate a pensare al simbolo di un popolo,
scomparso nella notte dei tempi, provate a pensare al suo
valore, intrinseco, storico e religioso. Provate a
pensare a venti secoli di infruttuose ricerche, di
indicazioni criptiche, di notizie frammentarie. Parlo
della Menorah, il candelabro ebraico a sette bracci,
razziato dal Tempio di Gerusalemme dalle armate di Tito
nel lontano 70 D.C. E vi assicuro che, nel corso delle
ricerche che hanno accompagnato la stesura del mio
romanzo, non ho trovato grandi disponibilità da parte
del popolo d'Israele: quasi che il loro segreto non debba
essere svelato, quasi che una sorta di diffidenza si
presentasse ogni volta che qualche curioso volesse
saperne di più, quasi che le enigmatiche parole bibliche
che descrivono il Sacro candelabro, risuonassero ancor
oggi tra le volte delle sinagoghe o di ogni biblioteca
nella quale mi sono recato.
E fino a questo punto è
storia: la Menorah, tradotta a Roma, precede il corteo
trionfale dei legionari, sorretta a braccia da otto
soldati. Si stima che pesi una settantina di chilogrammi
in oro massiccio, lavorato a martello, con i sette calici
a forma di fiore di mandorlo. Il candelabro viene spesso
esposto assieme al tesoro del Popolo di Roma, poi, alle
prime luci delle invasioni barbare, scompare senza
lasciare traccia, o meglio, lasciando dietro di sé una
ridda di voci mai confermate, malgrado le ricerche
continuino ancor oggi. Un abile decoratore del XVIII
secolo di origini veneziane, viene chiamato presso un
grande di Francia per terminare alcuni lavori nell'hotel
particulier di quest'ultimo. Come assistente, Antonio
Fedeli - questo il nome dell'artista veneziano -, sceglie
un esperto Lama Tibetano, in Europa per terminare il suo
cammino verso la conoscenza. Assieme i due, a cui si
aggiungerà un nobile disinvolto e amante del rischio,
vivranno i giorni turbolenti della Rivoluzione Francese
e, seguendo misteriosi messaggi, giungeranno fino al
tesoro.
Antonio Fedeli, però,
amava custodire ogni sua impressione in un diario
personale, diario che, passando di mano in mano,
attraverso i secoli, arriva fino in quelle di Oswald
Breil, capo del Mossad che, aiutato da due splendide e
temerarie eroine si metterà sulle tracce della Menorah.
Ma vi immaginate che cosa può significare entrarne in
possesso, soprattutto per uno dei tanti nemici di
Israele? Potrebbe essere un'arma estremamente pericolosa:
il simbolo di un popolo nelle mani di chi vuole
annientare quello stesso popolo. E il cammino di Oswald
Breil e dei suoi collaboratori si intreccia con quello di
Hytham Fasatne, uomo d'affari libanese con potenti
amicizie, enormi ricchezze e ben pochi scrupoli. Sarà
così che, tra tramonti rosso fuoco negli altopiani
tibetani, accarezzati dal vento caraibico che spazza
Miami, avventure mozzafiato nelle caotiche giornate della
Rivoluzione Francese, si arriverà, attraverso continui
colpi di scena e passaggi in luoghi ammantati di
leggenda, alla verità. Ma il mistero e la sorpresa
saranno sempre in agguato, pronti a risvegliare
l'interesse del lettore anche quando ogni tassello del
puzzle sembrerà aver trovato una sua precisa
collocazione".
Marco Buticchi
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