Index

LETTURE&SCRITTURE Maggio 1998



LE POESIE di Fausto Tapergi

tapergi.jpg (9816 byte)Fausto Tapergi "LE POESIE" è un inusitato volume di liriche prodotte nel corso dell’intera vita di un poeta che non è un letterato e che, per sua stessa dichiarazione non è nemmeno un poeta professionista né ha mai avuto velleità di diventarlo.

A diciassette anni quasi tutte le anime belle pensano e traducono in termini poetici moti dell’anima straordinari, (che sempre straordinari sono, a quell’età); più difficile conservare nella propria mente uno spazio lirico anche quando, alla poesia, gli anni della consapevolezza sostituiscono la prosa del quotidiano.

Quando però questo raro evento si verifica nell’arco di un’esistenza che sfiora i novant’anni, il caso diventa eccezionale e testimonia una straordinaria capacità di far convivere dentro di sé strutture di pensiero, linguaggi, spazi spirituali, diversi ma tra loro contigui.

Questo libro di Tapergi, significativo saggio di vita, oltre che di capacità letteraria, si sviluppa secondo una scansione cronologica che va dalle "poesie dell’anteguerra" , a "le quartine", a "poesie del dopoguerra" e, non legata da vincoli temporali, anche una "appendice classica", dedicata a temi mitici della grecità, e una "appendice romantica" nelle quali le rime, scandite in metri classici, raccontano storie di un mondo favolistico.

IL POETA

Il poeta è null'altro. Poi che a fondo
premuti i propri affetti li disserra
intensi e puri a farsi cuor del mondo,
torna piccolo uomo sulla terra

Il linguaggio espressivo dimostra, oltre ad una profonda cultura e ad una specifica abilità nel verseggio, anche una profonda capacità di intuire il mondo e di amarlo, di trovare in esso gli aspetti più ricchi e culturalmente appaganti. Un modo di essere, in sostanza, che ha dato origine anche ad una vera e propria "carriera" di cultore delle arti e di mecenate, come testimoniano molte delle sue attività legate all’ambito della cultura, tra cui la pubblicazione della rivista dell’Accademia Internazionale Medicea "Pianeta Uomo" da lui diretta.

G.G.