Pistoleri e
bruschette
Tra
una regia (miliardaria) e l'altra, Leonardo Pieraccioni
diventa cowboy pacifista ne "Il mio west" sotto
la direzione di Giovanni Veronesi. Tra le montagne della
Garfagnana e con un cast sorprendente: Harvey Keitel che
fa il padre dal grilletto facile e il cattivo David
Bowie. Un ritorno agli spaghetti western "ma meno
western di Sergio Leone"
In attesa
di girare il suo prossimo film intitolato San Gennaro
Superstar, ambientato tra Napoli e New York, che
racconterà la storia di un toscano che decide di
imparare il napoletano e che ha come professore Giancarlo
Giannini, Leonardo Pieraccioni si sposta nel vecchio
west.
Per la regia
del suo co-sceneggiatore Giovanni Veronesi, Pieraccioni
interpreta la parte di un giovane medico, sposato con un
figlio e con un padre ex pistolero che ha il volto
nientedimeno che di Harvey Keitel, presente anche nel
prossimo "progetto napoletano" di Pieraccioni.
Come in ogni
western che si rispetti, ne Il mio west - questo
il titolo del film - Pieraccioni ha anche un pericoloso
nemico interpretato da David Bowie che torna finalmente a
fare del cinema.
Pieraccioni,
ma come avete fatto lei e Veronesi a mettere su un cast
così importante?
Deve essere
stata una congiuntura astrale particolare a farcelo fare.
Mentre io e Giovanni scrivevamo ci chiedevamo: "Ma
chi potrebbe fare il ruolo del padre?" Abbiamo
chiesto prima a Jean Paul Belmondo eppoi a Harvey Keitel
e alla fine questultimo ha accettato.
Ci siamo detti: "Chi potrebbe interpretare il
ruolo del cattivo?". Abbiamo pensato a David
Bowie, gli abbiamo telefonato e lui si è detto
daccordo. A quel punto gasatissimi
abbiamo pensato "Chi sarebbe la donna giusta per
il ruolo della moglie?" Abbiamo cercato di
contattare Sharon Stone, ma lì non cè stata
risposta. E stato davvero meraviglioso essere
riusciti a realizzare un sogno come questo.
Come si
sente nel ruolo di un personaggio di un film western?
Da piccolo
mia nonna non voleva che vedessi i film sui cowboys
in televisione, perché diceva che facevano
polvere
Vestito con il cinturone e il cappello
sembro un personaggio del carnevale di Viareggio.
Qual è la
storia del film e come mai avete deciso di girare in
Garfagnana?
Premettendo
che non abbiamo sostituito i bisonti con i cinghiali,
devo dire che la storia è affascinante, perché racconta
dellaffetto che lega un padre e un figlio
nonostante questultimo che è il dottore del
villaggio sia un pacifista che gira disarmato,
mentre il padre è un ex pistolero. Sono un personaggio
moderno in un mondo antico, che propaga lamore e
sceglie di sposare unindiana, interpretata da
Sandrine Holt , la protagonista di Rapa Nui. La
Garfagnana poi ricorda abbastanza i
paesaggi famosi dei film del vecchio west, che sia
io che Giovanni - consideriamo essenzialmente come il
luogo dove tutti i bambini hanno giocato. Inoltre
presenta la comodità che il sabato e la domenica posso
andare a trovare il mi babbo e la mi mamma a
Firenze.
Il mio
west uscirà favorito da questo cast
internazionale anche negli USA. Si doppierà da
solo?
No, perché
lunica cosa che riesco a dire in inglese è The
dog is near the window
Il genere
"spaghetti western" è quello che in assoluto
ha influenzato i registi di tutto il mondo. Lei e
Veronesi quanto ne siete rimasti influenzati?
E
strano fare film western dopo che per tanti anni non se
ne sono fatti. In questo senso la nostra è una vera
scommessa. Giovanni è un appassionato viscerale del
genere, mentre io mi diverto molto a fare un film così.
Adoro Sergio Leone, ma parlare di lui sarebbe come citare
Einstein parlando con un fisico. Lui ha fatto film
irraggiungibili. Il nostro sarà sicuramente un western,
ma meno western di quelli di Leone.
Lei è un
fan di David Bowie e di Harvey Keitel?
Certo. Il
cattivo tenente diretto da Abel Ferrara ci ha
mostrato un Harvey Keitel straordinario che è riuscito
ad essere ancora più malefico di quello che poteva
essere di per sé il personaggio.
Si sente
intimidito dal recitare al fianco di questi mostri sacri?
Tuttaltro,
in realtà siamo stati noi a volere dare una mano a
questi giovani ragazzi quasi esordienti
Mi hanno
telefonato chiedendomi se sarebbero riusciti a essere
alla mia altezza e io ho detto loro magnanimamente
di non preoccuparsi: "Harvey, David, non
preoccupatevi, vi do una mano io
".
Sul set ci
sarà anche Iman, la meravigliosa moglie di David Bowie?
Penso che si
occuperà della ristorazione sul set, facendo da
mangiare
(ride)
Marco
Spagnoli
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