Bacalà
à la trentina
(stoccafisso alla trentina)
Ingredienti: dose
per 8 persone
stoccafisso ammollato gr.
900 - olio doliva gr. 100 - burro gr. 50 4
grosse patate trentine 2 piccoli sedani rapa
2 belle cipolle 2 cucchiaiate colme di
prezzemolo tritato 2 spicchi daglio
latte - grappa pangrattato grana grattugiato
una tazza di funghi misti trentini trifolati
sale pepe.
Togliere eventuali spine
allo stoccafisso ammollato, poi "farlo fiorire"
(metterlo cioè inizialmente in acqua fredda leggermente
salata, portandolo quasi allo stadio di ebollizione),
sgocciolarlo con cura e, una volta tiepido, tagliarlo a
piccoli pezzi. Tagliare a velo le cipolle e farle
appassire dolcemente assieme agli spicchi daglio
tritati in due tre cucchiaiate dolio e
cospargere di pangrattato una teglia che possa andare in
forno ed essere successivamente portata in tavola. Pelare
le patate ed i sedani rapa, poi, dopo il lavaggio,
tagliare entrambi a rondelle non eccessivamente sottili.
Alternare nella teglia
prima approntata i pezzetti di stoccafisso a fette di
patata e sedano crudi, cospargendo ogni strato con un
poco del composto di aglio e cipolla e un poco di
prezzemolo tritato, salando giustamente e pepando con
discrezione. Irrorare infine la preparazione con il
restante olio e cospargerla con il burro a fiocchetti,
quindi passarla in forno già caldo a 180°, irrorando di
tanto in tanto con poco latte bollente.
Quando pesce, patate e
sedano saranno un tuttuno sotto il profilo della
morbidezza, far "saltare" in padella i funghi
con una generosa spruzzata di grappa e distribuirli sulla
superficie della preparazione, cospargendo con un paio di
cucchiaiate di grana grattugiato. Alzare per 5 minuti la
temperatura del forno a 220° in modo da gratinare la
superficie della preparazione, quindi portare in tavola.
Labitudine di essiccare
il merluzzo pare sia da far risalire a tempi molto
lontani. Si è potuto accertare infatti che le comunità
costiere nordiche ne organizzassero la pesca sin dal IX
secolo, vale a dire dai tempi dellimperatore Carlo
Magno. Nella cottura dello stoccafisso (baccalà per
Veneti e Trentini) avvengono autentiche metamorfosi che
trasformano una polpa di consistenza tigliosa in un
morbido e ghiottissimo boccone, come in questo caso.
Patate, sedano, rapa e funghi fanno da complemento al
pesce e si integrano in maniera mirabile con lo stesso.
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