Ennio
Morricone,
la musica degli occhi
E'
forse il compositore di colonne sonore più noto
d'Italia, legato soprattutto ai film dell'amico regista
Sergio Leone e all'epopea degli spaghetti-western. Ma
anche ai detective de Gli Intoccabili sotto la direzione
di Brian De Palma. E, come racconta lui stesso in questa
intervista, l'unico suo rammarico è di non aver scritto
le musiche dell'Arancia Meccanica di Kubrick
Molto spesso vedendo un film, si
rimane colpiti dal commento musicale della pellicola
stessa, dalla cosiddetta colonna sonora. Uno degli autori
più importanti all'interno del panorama musicale
internazionale e forse il più importante in Italia,
nonostante la sua modestia glielo faccia rifiutare, è
Ennio Morricone. Romano, classe 1928, da Mission a
Gli intoccabili, da C'era una volta in America
a Per un pugno di dollari, da Amleto a Sacco
e Vanzetti, Morricone ha composto musiche splendide
per decine di film di cui egli stesso non riesce a tenere
il conto. L'abbiamo intervistato per farci raccontare
della sua musica, dei suoi film, dei suoi amici.
Maestro Morricone, tra
tutte quelle che ha composto, c'è una colonna sonora cui
è più legato?
Nessuna, perché dovrei essere più legato a quelle più
sfortunate, belle, ma che commentavano film stroncati
dalla critica.
Come nasce una colonna
sonora?
Non esiste una prassi consolidata. Alle volte si può
vedere il film prima, oppure se ne legge il copione, si
sta al racconto del regista, se ne discute, si riflette,
si scrive. Devo dire che qualche volta ho incominciato a
scrivere una colonna sonora, anche prima che le riprese
del film stesso fossero iniziate.
E' possibile scrivere
la colonna sonora di un film che non piace?
Io credo che non sia possibile dire che un film sia bello
o meno, prima che questo sia stato finito di girare. Poi,
una persona che è chiamata dalla fiducia di un regista a
lavorare per un film, non può mettersi in posizione
critica nei confronti del lavoro che si sta per
realizzare, sarebbe assurdo.
Quanto incide il
rapporto col regista sul suo lavoro?
E' molto importante che io "senta" la fiducia
del regista. Questo è fondamentale e non è possibile
che sia diversamente.
Lei ha iniziato a
lavorare con Sergio Leone. Qual è il suo ricordo di
questo grande regista?
Eravamo amici ed era un grande regista. Indipendentemente
dai film che faceva Leone è stato un regista
eccezionale. Basta andare a vedere C'era una volta in
America, dove l'epopea del West non c'entra nulla,
per rendersi conto del valore del lavoro di Sergio.
Maestro Morricone, come
riesce a comporre colonne sonore di film così diversi,
riuscendo a creare commenti musicali così simili eppure
così differenti?
Ritengo che il compositore debba rimanere sempre se
stesso, seppure nelle diverse maniere di esprimersi. Il
film "chiede" al compositore un certo
comportamento, poi il compositore dice la sua. In fondo
tutti gli artisti, pittori, scultori, musicisti, si
riconoscono sempre anche se il soggetto è differente.
Grazie proprio a questa
sua poliedricità, lei ha lavorato con molti registi. Al
di là dellamicizia, c'è qualcuno con il quale ha
lavorato meglio?
Se ci fosse non lo direi. Ho troppa stima delle persone
con cui lavoro per stilare delle classifiche.
Cosa ne pensa dei suoi
colleghi come Vangelis, Nicola Piovani, George Fenton,
John Barry?
Non voglio dare giudizi sui colleghi. C'è gente che non
sa scrivere e gente che sa scrivere. Naturalmente
Piersanti, Piovani, Carlo Savina sono degli ottimi
autori.
Riz Ortolani?
Non lo seguo abbastanza, però penso che sia un buon
autore.
Che differenza c'è tra
lo scrivere la musica per il grande schermo e la musica
per serial televisivi?
Nessuna.
Qual è il suo modulo
di lavoro?
Per scrivere la musica di un film, man mano che passa il
tempo ci metto sempre di più. L'esperienza passata pesa
sempre e conta sempre di più.
Ma c'è un film (anche
del passato) per il quale lei avrebbe o avrebbe avuto il
desiderio di scriverne la colonna sonora?
Forse Arancia meccanica, perché mi ero messo
d'accordo col regista Stanley Kubrick. Poi non se ne fece
più nulla perché mi fu impedito da impegni presi
precedentemente con Sergio Leone.
Marco Spagnoli
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