
Che bambola, si sarà fatta la plastica
Finita
l'era dei pupazzi-donna gonfiabili, arriva dagli Usa la
"realdoll": una simil-ragazza di plastica
siliconata dal realismo inquietante, con uno scheletro
che le permette qualsiasi posizione e il corpo fatto con
gli stessi materiali delle protesi per maggiorate.
Un'amante al gel che si compra solo via Internet e costa
come un'utilitaria
Era inevitabile. Come il telefonino
cellulare da polso, le nuove auto a motore elettrico,
Deep Blue che batte Kasparov a scacchi e la moneta unica
in Europa. E' vero che è un argomento particolare, ma
esiste anche lui. E se al mondo ci sono Fabrizio Frizzi,
i rigori non dati da Ceccarini e il festival di Sanremo,
perché stupirsi? Comunque parliamo di bambole
gonfiabili. Proprio quelle oggetto di amore artificiale e
feticista, specie di salvagenti (in tutti i sensi) del
sesso. Infatti alle soglie del Terzo Millennio anche per
loro è finita l'era dei pupazzotti gonfiati ad aria.
Perché, figlie degli effetti speciali del cinema, sono
arrivate le "Realdoll", finte donne al silicone
che si distinguono a fatica da quelle vere al silicone.
Vendute per ora solo su
Internet, le realdoll sono un piccolo shock:
incredibilmente realistiche, hanno uno scheletro di
acciaio a snodi che permette loro di assumere qualsiasi
posizione. Le fotografie (sia soft che hard) a meno di
una osservazione molto attenta e a volte neanche, possono
ingannare anche occhi smaliziati. Le nuove bambole
gonfiabili infatti non sono più gonfiabili. Ma sono
fatte di gomma siliconata, cosa che a vista conferisce
alle ragazze (ragazze?) in plastica un inquietante
aspetto umano. E, a detta della Abyss creation che le
produce, anche al tatto. Visto che si tratta di materiale
elastico che chiamano "elastic flesh", carne
elastica.
Un esempio? La cosa più semplice:
il seno è fatto con le stesse protesi al silicone usate
da molte star dello spettacolo, anche nostrane. Così al
buio, a parte una probabile sensazione di freddo, chi
può distinguere oggi il vero dal falso? Quanto al resto,
la realdoll già di aspetto naturale, può diventare
quello che il cliente vuole: 1, 60 di altezza, 45 chili
di peso, poi si può scegliere. Occhi, capelli, viso,
colore della pelle (dal chiarissimo "fair" ad
"African"), delle labbra e altro.
Visto l'uso a cui sono
destinate le super-bambole, inutile dire che le zone
intime (in una bambola? e come si possono chiamare?) sono
curate nei particolari, con tanto di optional. Ma
l'importante, spiegano i produttori nello spazio dedicato
alle "domande più frequenti", è la fantasia.
"Si può praticare il piercing sulle
realdoll?"; "Certo, dove volete"; "Si
può fare il bagno con loro?"; "Si, anche
lavarle con il sapone..."; "Quanto peso
sopportano?"; "Tranquilli, fino a 200
chili...".
Fa impressione anche il mini-video
che dovrebbe dimostrare le "qualità elastiche del
seno delle realdoll": se non è un falso, sembra la
scena presa da un film erotico. Anche perché alcune
parti anatomiche (per esempio i piedi) sono state
realizzate da calchi in gesso di modelle vive. La parte
più debole è il viso, anche se un paio di occhiali da
sole rimettono le cose a posto. Comunque una
mini-rivoluzione, almeno per gli amanti del genere. Che
però qualche soldino per l'amante al gel lo devono
sborsare: 4999 dollari per il modello standard (9 milioni
di lire, quasi come un'utilitaria...) e 5249 per quello
"de luxe", più 400 dollari per l'invio a mezzo
posta.
Per chi vuole curiosare il
sito è www.realdoll.com. Poi, però, uscite e andate in
piazza, ai giardini pubblici o in discoteca. Tanto per
controllare che, fuori dalla porta, la gente è ancora
quella fatta di sudore, parolacce, emozioni e sorrisi.
Per qualche anno ancora, almeno.
a.m.
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