Index Attualità - Maggio 1998



Che bambola, si sarà fatta la plastica

Finita l'era dei pupazzi-donna gonfiabili, arriva dagli Usa la "realdoll": una simil-ragazza di plastica siliconata dal realismo inquietante, con uno scheletro che le permette qualsiasi posizione e il corpo fatto con gli stessi materiali delle protesi per maggiorate. Un'amante al gel che si compra solo via Internet e costa come un'utilitaria

Era inevitabile. Come il telefonino cellulare da polso, le nuove auto a motore elettrico, Deep Blue che batte Kasparov a scacchi e la moneta unica in Europa. E' vero che è un argomento particolare, ma esiste anche lui. E se al mondo ci sono Fabrizio Frizzi, i rigori non dati da Ceccarini e il festival di Sanremo, perché stupirsi? Comunque parliamo di bambole gonfiabili. Proprio quelle oggetto di amore artificiale e feticista, specie di salvagenti (in tutti i sensi) del sesso. Infatti alle soglie del Terzo Millennio anche per loro è finita l'era dei pupazzotti gonfiati ad aria. Perché, figlie degli effetti speciali del cinema, sono arrivate le "Realdoll", finte donne al silicone che si distinguono a fatica da quelle vere al silicone.

Vendute per ora solo su Internet, le realdoll sono un piccolo shock: incredibilmente realistiche, hanno uno scheletro di acciaio a snodi che permette loro di assumere qualsiasi posizione. Le fotografie (sia soft che hard) a meno di una osservazione molto attenta e a volte neanche, possono ingannare anche occhi smaliziati. Le nuove bambole gonfiabili infatti non sono più gonfiabili. Ma sono fatte di gomma siliconata, cosa che a vista conferisce alle ragazze (ragazze?) in plastica un inquietante aspetto umano. E, a detta della Abyss creation che le produce, anche al tatto. Visto che si tratta di materiale elastico che chiamano "elastic flesh", carne elastica.

Un esempio? La cosa più semplice: il seno è fatto con le stesse protesi al silicone usate da molte star dello spettacolo, anche nostrane. Così al buio, a parte una probabile sensazione di freddo, chi può distinguere oggi il vero dal falso? Quanto al resto, la realdoll già di aspetto naturale, può diventare quello che il cliente vuole: 1, 60 di altezza, 45 chili di peso, poi si può scegliere. Occhi, capelli, viso, colore della pelle (dal chiarissimo "fair" ad "African"), delle labbra e altro.

Visto l'uso a cui sono destinate le super-bambole, inutile dire che le zone intime (in una bambola? e come si possono chiamare?) sono curate nei particolari, con tanto di optional. Ma l'importante, spiegano i produttori nello spazio dedicato alle "domande più frequenti", è la fantasia. "Si può praticare il piercing sulle realdoll?"; "Certo, dove volete"; "Si può fare il bagno con loro?"; "Si, anche lavarle con il sapone..."; "Quanto peso sopportano?"; "Tranquilli, fino a 200 chili...".

Fa impressione anche il mini-video che dovrebbe dimostrare le "qualità elastiche del seno delle realdoll": se non è un falso, sembra la scena presa da un film erotico. Anche perché alcune parti anatomiche (per esempio i piedi) sono state realizzate da calchi in gesso di modelle vive. La parte più debole è il viso, anche se un paio di occhiali da sole rimettono le cose a posto. Comunque una mini-rivoluzione, almeno per gli amanti del genere. Che però qualche soldino per l'amante al gel lo devono sborsare: 4999 dollari per il modello standard (9 milioni di lire, quasi come un'utilitaria...) e 5249 per quello "de luxe", più 400 dollari per l'invio a mezzo posta.

Per chi vuole curiosare il sito è www.realdoll.com. Poi, però, uscite e andate in piazza, ai giardini pubblici o in discoteca. Tanto per controllare che, fuori dalla porta, la gente è ancora quella fatta di sudore, parolacce, emozioni e sorrisi. Per qualche anno ancora, almeno.

a.m.