Il cinema? Come la danza
Ex ballerina, coreografa e
sassofonista, Sally Potter è poi passata alla regia. Ma si è portata dietro la magia del
palcoscenico perchè "in tutti e due i casi serve movimento". Quello che ha
voluto trasmettere nei suoi "Orlando" e "Lezioni di tango"
Ospite della seconda
edizione del Napoli Film Festival svoltosi tra il 18 ed il 26 giugno nella sezione
Incontri Ravvicinati, alla ex ballerina-coreografa sassofonista e ora regista inglese è
stata dedicata anche una rassegna. Pensare che la formazione di Sally Potter ed il suo
approdo al cinema non sono stati affatto lineari, anzi, hanno seguito quasi un orbita
ellittica con progressivi avvicinamenti alla regia nei passaggi dalla danza alla
coreografia ed alla musica. Ha lavorato nella compagnia di danza "Strider", poi
ne ha fondata una propria, "The Limited dance Company". E ha allestito, come
coreografa, una serie di spettacoli che hanno caratterizzato lavanguardia inglese
nella fine degli anni 70. Oltre che sassofonista e cantante della Feminist
Improvising group con cui ha girato lEuropa in tournée.
Lattività come filmaker non è stata,
paradossalmente, la rinuncia ad alcuno dei linguaggi affrontati ma, seguendo una strada
meno semplice, essa si è compiuta attraverso la rottura del diaframma che isolava le
varie espressioni artistiche. Orlando e Lezioni di Tango ora in strutture spiraliformi,
ora come esplorazione sulla convenzione narrativa, ora con primi piani e sguardi in
camera, come a cercarvi gli occhi del pubblico, non solo raccontano una storia e ma sono
una riflessione sul linguaggio che la esprime.
Come è avvenuto il passaggio dalla danza alla regia?
Danzare è come fare un film. Lessenza di entrambe le
cose è il movimento: la coreografia ha bisogno di molto poco, non necessita altro che
tempo, spazio. Non ha bisogno neanche di uno strumento perché il solo strumento è il
proprio corpo. Al contrario del cinema puoi fare tantissimo lavoro con niente e questo è
un buon allenamento. Fare qualcosa dal niente è unottima cosa per cominciare ad
occuparsi di cinema. La forma delle due arti è naturalmente diversa ma ciò che mi
interessa in un film è che cosa esso stia esprimendo perché, poi, la forma troverà se
stessa in una combinazione di finalità estetiche e possibilità pratiche
In che modo le esperienze dei cortometraggi realizzati
precedentemente hanno influito nella realizzazione di Orlando?
Orlando è il primo film che è passato sul grande schermo
con una vasta distribuzione, i miei film precedenti erano dedicato ad un pubblico di
Art-House, girava in circuiti alternativi ed in festival.
Ma non avrei potuto certamente realizzare Orlando senza
aver fatto i film che lo hanno preceduto. Questi erano assolutamente e totalmente
sperimentali, mi sono serviti proprio ad esplorare ogni direzione per capire quanto oltre
potessi andare. Con Orlando ho voluto invece realizzare un film che si potesse trovare
bello da vedere ad un primo livello di ricezione, con colori, musica e danza ma che avesse
anche molti altri strati di lettura.
Aspetti e temi centrali nel mondo occidentale sono presenti
in Orlando: il tema della mortalità e dellimmortalità, chi siamo, dove andiamo,
perché devo morire o perché ho solo una vita a disposizione e cosa succederà dopo la
morte. Domande che riguardano la posizione delluomo nel suo passaggio sulla terra e
perché la vita debba essere solo un passaggio.
Eppure è stato giudicato come rappresentativo del
cinema al femminile
Trovo che tutte le etichette tipo femminista o visione
femminile siano riduttive. Orlando è un film che si interroga su che cosa è essere uomo,
cosa è essere donna e poi leggo che questo film ha un punto di vista femminile: questo
non ha senso. Trovo questo tipo di definizioni molto imprecise per giudicare il mio
lavoro: non esistono film per uomini e film per donne.
Che relazione cè tra Orlando e Lezioni di Tango?
Orlando di Virginia Woolf era una critica alla celebrazione
dellessere inglesi, del carattere inglese. Il tango è la celebrazione
dellArgentina rappresentandone come una parte per il tutto. Ma ancora Orlando è la
storia di una donna che guarda lInghilterra da straniera, come un marziano e Lezioni
di Tango riguarda, allo stesso modo, una donna inglese che guarda lArgentina come un
qualcosa di strano, come unidentità straniera.
A cosa attribuisce la rinascita del tango in questi
anni?
Come danza cè da considerare che è una danza di
coppia e nella danza di coppia hai relazione e rapporti: è una forma di socializzazione.
Ma accanto a questo cè un motivo politico: la fine della dittatura in Argentina che
ha permesso alla nazione ed alla sua cultura di esprimersi.
Nel mettere insieme le sue varie esperienze la si
potrebbe considerare unartista multimediale...
Il cinema è il linguaggio che mette insieme tutte le varie
forme darte che mi hanno attratto. Ha una qualità epica anche quando i temi sono
personali ed è molto adatto allepoca della comunicazione globale perché puoi
andare in qualunque direzione. Ma deve migliorare perché è ancora giovane e sta cercando
la sua forma.
Il cinema inglese in questi ultimi tempi vuol dire
principalmente Full Monthy. Questo film in che misura lo rappresenta?
Full Monthy è fatto con i soldi americani della Twenty
Century Fox ed ha un produttore addirittura italiano. È difficile dire che un film sia
interamente di una nazione. Certo sia Full Monthy che lultimo Grazie signora
Thatcher si inseriscono del filone del cinema che si occupa di questioni sociali.
LInghilterra è una società fondata sulla divisione in classi e questi film
approfondiscono proprio questo aspetto. Ma cè unaltra linea nel cinema
inglese che è quella del realismo magico, un cinema della visione e della metafisica
rappresentato da Pressburger e da cui sono usciti registi come Jarmann e Greenaway. Per
quanto mi riguarda io ho un piacere ed unattenzione verso entrambi.
A proposito di questioni sociali, come giudica il
governo di Tony Blair?
Ero stata molto felice quando i labour hanno vinto. Ed ecco
il ma: poco a poco la visione del vecchio partito laburista è stata erosa tanto che Blair
dice che non cè più destra e sinistra nella politica di oggi. È unepoca
molto complicata adesso in Europa, politicamente. Nel mio cuore ero molto legata ad una
visione utopistica che ha caratterizzato il nostro secolo allinizio. Durante la mia
vita ho passato fasi di tristezza per la fine del comunismo, quando ho lavorato per
Orlando sono stata in Russia circa trenta volte e lì i miei amici dicevano che la mia
visione del comunismo era nostalgica e sentimentale, tale che poteva soltanto essere
prodotta da unaristocratica e ricca occidentale. Così il sogno di cambiare il mondo
radicalmente è crollato, ma rimpiazzare gli ideali con materialismo e lavidità mi
sembra una mostruosità. La politica stessa deve essere reinventata, oggi.
Per quanto riguarda i prossimi progetti?
Il prossimo film non è tratto da un romanzo. Da Lezioni di
Tango ho imparato molto su come lavorare con lintimità, mentre con Orlando come
lavorare sui temi epici. Così il prossimo sarà un mix di questi due elementi.
Giuseppe Episcopo |