Per 6 persone
Ingredienti:
stoccafisso qualità ragno, ammollato kg.1,200
cipolle mondate gr.400
sarde sotto sale gr.70
prezzemolo gr.50
grana grattugiato gr.50
olio doliva
latte intero non scremato
poca farina bianca
sale
pepe
Tagliate a velo sottile le cipolle e fatele rosolare in padella con 50 gr. di olio
doliva, senza che abbiano tuttavia a colorirsi eccessivamente; devono infatti
rimanere morbide e ben cotte. Lavate sotto acqua corrente le sarde, diliscatele e
tritatele assieme al prezzemolo piuttosto finemente. Unite il trito al soffritto di
cipolla e lasciate cuocere dolcemente sino a quando avrete ottenuto un composto omogeneo e
le sarde si saranno sciolte e amalgamate agli altri ingredienti. Versate allora il tutto
in un passino e lasciate scolare bene lolio in una ciotola.
Dopo
avergli tolto le pinne, dividete a metà lo stoccafisso, aprendolo a libro, e privatelo di
tutte le grosse spine e della lisca centrale allinterno. Salate e pepate le due
metà, poi distribuite al centro di ognuna la metà del composto di cipolle, sarde e
prezzemolo e cospargete con il grana grattugiato. Ricomponete il pesce che racchiuderà
allinterno il ripieno. Legatelo in più punti: con spago bianco da cucina mantenendo
uno spazio di circa 3 cm tra una legatura e laltra. Tagliatelo quindi a pezzi
incidendo con il coltello tra uno spago e laltro. Otterrete così dei rotolini che
passerete nella farina bianca, scuotendoli poi bene per farne cadere leccedenza.
Versate in un tegame di coccio lolio raccolto nella ciotola e poi sistematevi i
rotolini di stoccafisso in senso verticale. Irrorateli di latte e olio doliva in
parti uguali, sino a coprirli perfettamente. Smuovete il recipiente e sistematelo su un
angolo della stufa a legna.
Lasciate "pipare" la preparazione per almeno quattro ore, smuovendo di tanto
in tanto il recipiente in modo da accertarvi che il pesce non attacchi sul fondo, e
tenetelo sempre coperto.
Alla fine assaggiatelo ed al caso correggetelo di sale. Servitelo accompagnandolo con
polenta calda.
Questa versione è quella che ho appreso, ancora giovan cuoco alle prime
armi, da uno dei più bravi e seri cuochi vicentini, quel Bepi Castagna che è stato per
me maestro e consulente nella cucina dei "Due Mori" a Vicenza e che ricordo
sempre con piacere, sapendo di essergli debitore per i suoi insegnamenti ed i suoi
consigli.
Amedeo Sandri