Aduc, OSSERVATORIO INDIPENDENTE
DELL'ADUC SULLE FS
NUMERI CHE CONFERMANO LO SBANDO E GLI ERRORI IN CORSO,
MONITORATA PER QUATTRO GIORNI LA STAZIONE DI SANTA MARIA NOVELLA A FIRENZE. DAI DATI
UNA CONFERMA: LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO E' LA POLITICA EUROSTAR. CIRCA 119
ORE DI RITARDI RILEVATI, QUASI IL 65% DEI TRENI IN RITARDO!
Firenze, 6 Agosto 1998. L'Aduc ha messo all'opera il suo
Osservatorio Indipendente, il primo del genere in Italia i cui dati vengono raccolti ed
analizzati da un'associazione di consumatori. Nel mirino il servizio dell'azienda Fs, a
partire da una stazione al centro dell'attenzione in questi ultimi mesi: Santa Maria
Novella a Firenze. Incidenti Eurostar, e non solo, centralita' della sua dislocazione
rispetto alla politica dell'Alta Velocita' e rispetto ai collegamenti Nord/Sud, oltre alla
chiusura parziale dal 4 al 28 Agosto (alla vigilia del monitoraggio) per lavori sulla
linea Firenze-Roma (che ha fatto emergere in modo drammatico l'incapacita' e mancanza di
previsione degli attuali gestori) sono stati il motivo di questa scelta.
Dall'alba di venerdi' 31 luglio, fino a mezzanotte del 2
agosto, gli osservatori dell'Aduc hanno presenziato a tutti i movimenti nella stazione SMN
di Firenze, spesso provocati dal personale Fs perche' andassero via, ma che non sono stati
in grado di trovare un appiglio legale perche' la Polfer -da loro chiamata- lo facesse.
Con una media di 20 ore al giorno (la stazione chiude per alcune ore notturne) per un
totale di 80 ore di rilevamenti, i risultati sono drammatici.
"La situazione era gia' grave in precedenza" dice
il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che cosi' continua: "ma e'
peggiorata con l'avvio della politica Eurostar, da giugno dell'anno scorso: la forzatura
di un sistema ad alta velocita', senza avere rete e servizi adeguati per supportarla, con
l'unica conseguenza di penalizzare i servizi pendolari, e facendo pagare quasi il doppio
per servizi peggiori di quelli precedenti. Comunque, questo e' solo l'inizio della nostra
offensiva per denunciare lo sfascio e proporre alternative non chimeriche o oscurantiste,
ma legate a cio' che, semplicemente, ogni utente chiede: prezzi equi, puntualita',
trasparenza e cortesia, e non i 7140 minuti (circa 119 ore) di ritardi accumulati in 4
giorni".
Ma vediamo i dati.
Due le tabelle: arrivi e partenze. Nel calcolo dei tempi,
non abbiamo considerato ritardo uno sfasamento di 1 minuto sull'orario previsto. I numeri
civetta sono: 64,52% dei treni in partenza, e 51,50% di quelli in arrivo, sono in ritardo.
Mentre il 61,36% dei ritardi in arrivo e' nella fascia "fastidiosa" dei 2/5
minuti, il 27,53% degli arrivi della fascia 6/15 minuti e' ad altissimo rischio per le
coincidenze; e comunque, se mettiamo insieme la fascia 16/30 con quella oltre 31, si va
oltre l'11% di certezza che, quando si deve prendere una coincidenza, alla stazione SMN e'
persa. Una dominante inoltre: le informazioni sui ritardi sono puramente indicative,
perche' se per l'89,60% delle partenze e 84,85% degli arrivi non esistono, quando ci sono
non rispondono mai a realta'. Gli eurostar intasano. Il cambio binario per le partenze, li
mette -in valori assoluti: 28- al primo posto. Considerando che le "piattaforme
eurostar" sono solo 5, ci si rende conto dei problemi che creano, penalizzando tutto
l'altro traffico: non e' una nostra invenzione che le Fs, pur di far arrivare entro i 30
minuti di ritardo un eurostar, fermano qualunque treno in qualunque posto.
LEGENDA TABELLE
- A) tipo treno esaminato
- B) quantit
assoluta e % del totale
- C) cambio binario: assoluto e % quantit
- D) in orario: assoluto e % quantit
- E) in ritardo: assoluto e % quantit
- F) ritardi non annunciati: assoluto e % in ritardo
- G) ritardo 2/5 m. : assoluto e % in ritardo
- H) ritardo 6/15 m: assoluto e % in ritardo
- I) ritardo 16/30 minuti: assoluto e % in ritardo
- L) ritardo oltre 31 min: assoluto e % in ritardo
TABELLA PARTENZE
Tipo treno esaminato: EUROSTAR
B) quantità assoluta e % del totale
165 - 21,23%
C) cambio binario: assoluto e % quantità
28 - 16,97%
D) in orario: assoluto e % quantità
29 - 17,58%
E) in ritardo: assoluto e % quantità
136 - 82,42%
F) ritardi non annunciati: assoluto e % in ritardo
121 - 88,97%
G) ritardo 2/5 m. : assoluto e % in ritardo
84 - 61,76%
H) ritardo 6/15 m: assoluto e % in ritardo
40 - 29,41%
I) ritardo 16/30 minuti: assoluto e % in ritardo
9 - 6,62%
L) ritardo oltre 31 min: assoluto e % in ritardo
3 - 2,21%
Tipo treno esaminato: INTERCITY
B) 132 - 17,07%
C) 22 - 16,67%
D) 29 - 21,97%
E) 103 - 78,03%
F) 81 - 78,64%
G) 54 - 52,43%
H) 29 - 28,15%
I) 9 - 8,74%
L) 11 - 10,68%
Tipo treno esaminato: ESPRESSO
b) 40 - 5,50%
C) 13 - 32,50%
D) 9 - 22,50%
E) 31 - 77,50%
F) 24 - 77,42%
G) 13 - 41,94%
H) 8 - 25,80%
I) 3 - 9,68%
L) 7 - 22,58%
Tipo di treno esaminato: DIRETTO
B) 217 - 28%
C) 19 - 8,76%
D) 99 - 45,62%
E) 118 - 54,38%
F) 116 - 98,30%
G) 95 - 80,50%
H) 23 - 19,50%
I)/L) 0 - 0%
Tipo di treno esaminato: REGIONALE
B) 199 - 25,50%
C) 25 - 12,56%
D) 100 - 50,25%
E) 99 - 49,75%
F) 94 - 94,95%
G) 79 - 79,80%
H) 18 - 18,08%
I) 1 - 1,06%
L) 1 - 1,06%
Tipo di treno esaminato: METROPOLITANO
B) 22 - 2,70%
C) 3 - 13,64%
D) 9 - 40,91%
E) 13 - 59,09%
F) 12 - 92,31%
G) 8 - 61,54%
H) 4 - 30,77%
I) 1 - 7,69%
L) 0 - 0%
totale treni:
B) 775
C) 110 - 14,19%
D) 275 - 35,48%
E) 500 - 64,52%
F) 448 - 89,60%
G) 333 - 66,60%
H) 122 - 24,40%
I) 23 - 4,60%
L) 22 - 4,40%
tabella arrivi
tipo treno esaminato: EUROSTAR
B) 160 - 20,81%
C) 29 - 18,13%
D) 70 - 43,75%
E) 90 - 56,25%
F) 77 - 85,56%
G) 49 - 54,44%
H) 32 - 35,56%
I) 7 - 7,78%
L) 2 - 2,22%
Tipo treno esaminato: INTERCITY
B) 127 - 16,51%
C) 27 - 21,26%
D) 45 - 35,43%
E) 82 - 64,57%
F) 57 - 69,51%
G) 44 - 53,66%
H) 19 - 23,17%
I) 12 - 14,63%
L) 7 - 8,54%
Tipo treno esaminato: ESPRESSO
B) 40 - 5,20%
C) 11 - 27,50%
D) 18 - 45%
E) 22 - 55%
F) 13 - 59,09%
G) 7 - 31,82%
H) 7 - 31,82%
I) 2 - 9,09%
L) 6 - 27,27%
Tipo treno esaminato: DIRETTO
B) 210 - 27,31%
C) 19 - 9,05%
D) 104 - 49,52%
E) 106 - 50,48%
F) 98 - 92,45%
G) 70 - 66,04%
H) 31 - 29,25%
I) 5 - 4,71%
L) 0 - 0%
Tipo treno esaminato: REGIONALE
B) 216 - 28,09%
C) 10 - 4,63%
D) 126 - 58,33%
E) 90 - 41,67%
F) 86 - 95,56%
G) 67 - 74,44%
H) 20 - 22,22%
I) 3 - 3,34%
L) 0 - 0%
Tipo treno esaminato: METROPOLITANO
B) 16 - 2,08%
C) 5 - 31,25%
D) 10 - 62,50%
E) 6 - 37%
F) 5 - 83,33%
G) 6 - 100%
H)/I)/L) O - O%
Totale treni:
B) 769
C) 101 - 13,13%
D) 373 - 48,50%
E) 396 - 51.50%
F) 336 - 84,85%
G) 243 - 61,36%
H) 109 - 27,53%
I) 29 - 7,32%
L) 15 - 3,79%
Aduc, IL PREZZO DELLA TAZZINA DI
CAFFE' SCOMMETTIAMO CHE NON DIMINUISCE?
PER L'ADUC LA DIMINUZIONE DEL 40% DEI PREZZI ALL'INGROSSO
DEL CAFFE' BRASILIANO NON PORTERA' ALCUN VANTAGGIO AL CONSUMATORE: IL SISTEMA
ITALIANO DEI PREZZI E' FATTO SOLO PER REGISTRARE AUMENTI E SOCIALIZZARE LE PERDITE.
Firenze, 11 Agosto 1998. Le derrate di caffe' brasiliano che arriveranno il prossimo
autunno costeranno il 40% in meno. Cosi' le stime del Dipartimento Usa all'Agricoltura. E
gia' qualcuno si azzarda a dire che la tazzina di caffe' -sicuramente la bevanda piu'
diffusa in Italia- costera' meno. " Scommettiamo che non diminuisce?" -cosi'
interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, e continua: "Non si
e' mai verificato che un prodotto di largo consumo tipicamente italiano, come la tazzina
dell'espresso, sia diminuito di prezzo a fronte di una diminuzione dei prezzi
all'ingrosso. Diminuzioni si registrano in altri settori, come i personal computer per
esempio, ma solo perche' il mercato non e' determinato da scelte di aziende italiane
leader del settore. Sul caffe' le aziende italiane sono sicuramente leader, in modo
particolare per la qualita' della tipicita' del prodotto espresso. E mai la tazzina
dell'espresso e' diminuita di prezzo, ma e' sempre aumentata, legata alle vicende dei
Paesi produttori e ai pagamenti effettuati con la moneta Usa. Ora le stime Usa parlano di
diminuzione dei prezzi. Ma noi restiamo tranquilli, perche' tutte le aziende italiane di
un certo rilievo -e in questo caso il rilievo e' notevole- sono strutturate per
privatizzare gli utili e socializzare le perdite. Forse non risponde a questa logica il
cosiddetto sistema di rottamazione? Siamo sicuri che se le stime degli Usa fossero state
di aumento dei prezzi all'ingrosso, gli industriali del settore, senza neanche aspettare
l'arrivo delle derrate coi nuovi prezzi, avrebbero subito aumentato i prezzi. Non solo, ma
se l'aumento fosse stato notevole, il Governo avrebbe subito varato non sappiamo quale
rottamazione per incentivare consumi e garantire, col denaro pubblico, la stabilita' degli
utili: la socializzazione delle perdite, per l'appunto. Vorremo tanto perderla, questa
scommessa. Ma non crediamo ai miracoli, e leggiamo le dichiarazioni degli industriali che
gia' mettono le mani avanti: i prezzi degli altri Paesi produttori di caffe' sono stabili,
e la diminuzione di quelli brasiliani va considerata in termini di differenziale rispetto
ai costi di Borsa; che, tradotto in economia spicciola significa: i prezzi di vendita al
dettaglio e all'ingrosso per il mercato interno, non diminuiranno, e i prezzi al consumo
della tazzina di caffe' non cambieranno. Privatizzare gli utili, per l'appunto.
Aduc, MULTE CONDONO
EDILIZIO SI SONO INVENTATI LA MULTA SULLA MULTA.
LA PENTOLA SCOPERCHIATA DA UN QUOTIDIANO FIORENTINO E' UN
CAMPANELLO D'ALLARME DI UN FENOMENO CHE DILAGHERA' PER TUTTO IL PAESE. PER L'ADUC E'
L'ENNESIMO INVITO ALLA CLANDESTINITA' FISCALE DI UN SISTEMA VESSATORIO CHE ALLA FINE
DIVORERA' SE' STESSO. INTANTO GLI AVVOCATI STANNO STUDIANDO COME INTERVENIRE.
Firenze, 12 Agosto 1998. L'edizione fiorentina del quotidiano "Il Giornale" ha
scoperto che alcuni Comuni dell'hinterland fiorentino, e lo stesso Comune di Firenze, in
ottemperanza al comma 46 dell'art.2 della legge 662 del 23/12/1996, che si ispira alla
legge 1497 del 1939, stanno inviando multe salate a quei contribuenti che, avvalendosi dei
vari condoni, avevano sanato il loro abuso edilizio: l'abuso avrebbe creato un danno
irrimediabile all'ambiente, non sanato dal pagamento del condono, anche se riconosciuto
tale dalle appositi uffici comunali che operano per l'occasione.
" Dopo l'invenzione delle tasse sulle tasse (l'iva che paghiamo sulle tasse contenute
nelle bollette di servizi tipo l'Enel), si sono inventati la multa sulla multa.
Incredibile, ma vero! Vatti a fidare di questo Stato". Cosi' interviene Vincenzo
Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, che continua: "E' chiaro che e' un fatto che
dilaghera' in tutta l'Italia dopo gli esperimenti fiorentini, che per fortuna hanno
trovato qualcuno che li ha denunciati. Di casi del genere ce ne saranno sicuramente tanti,
ma, come spesso avviene, saranno rimasti nascosti, bloccati nella paura e
nell'incomprensione di un contribuente che, come minimo, stara' programmando il suo
passaggio alla clandestinita' fiscale, e speriamo solo questa .....
La cosa ancora piu' incredibile e' che ci siano degli amministratori locali, che in genere
dovrebbero essere piu' vicini ai cittadini e meno astratti nell'applicazione delle norme,
che si siano buttati a capofitto nel comminare queste multe, senza farsi venire il dubbio
della liceita' e, di conseguenza, chiedere pareri. La logica dell'atto dovuto, di questi
amministratori, non solo e' vessatoria e vampiresca, ma crediamo che rasenti la legalita':
e' lecito infierire usando il proprio potere? Questo e' quello che abbiamo chiesto al
nostro studio legale, che, nonostante il periodo, si e' messo subito al lavoro.
Intanto invitiamo tutti i cittadini a segnalare ai nostri uffici tutti i casi del genere
di cui sono vittime o a conoscenza, perche' nei prossimi giorni organizzeremo, in concerto
con esperti e associazioni dell'edilizia, una difesa e un attacco contro chi ci vuole a
tutti i costi obbligare alla clandestinita' fiscale. |