E la crema antirughe uccise le rane
Da alcuni anni i biologi
cercano di risolvere il mistero dell'improvvisa mortalità e delle deformità che
colpiscono gli anfibi di mezzo mondo. Ora, dopo tante ipotesi, la scoperta che dietro al
fenomeno potrebbe esserci una sostanza usata come cosmetico: il retinolo, una molecola
naturale pericolosa anche per l'uomo. Ma il giallo resta: da dove viene?
E' la stessa sostanza "miracolosa" che toglie le
rughe dal viso. E serve anche a curare l'acne. In più è un derivato della vitamina A:
cosa volere di più? Eppure forse sono proprio i retinoidi usati nelle creme di bellezza a
causare uno dei fenomeni più misteriosi che tormenta dal 1996 i biologi di mezzo mondo:
l'aumentata mortalità e l'improvvisa comparsa a tutte le latitudini di rane deformi. Un
problema all'apparenza insignificante che potrebbe però nascondere guai più grossi. Uomo
compreso.
Le rane "mostro" nascono con una sola zampa, con
tre, o con arti in miniatura, a volte al posto di un occhio. Hanno cominciato a trovarle i
ragazzini nel Minnesota, in California e in Arizona. Ma anche in altri Stati Usa. E poi
nel Costa Rica e in Australia. Sempre di più. In America sono perfino ricorsi a pubblici
avvisi per chiedere alle persone di portare nei laboratori le rane deformi che dovessero
trovare. Ma perché preoccuparsi tanto di quegli anfibi gracidanti? Per due motivi: dotate
di una pelle permeabile, sono delle ottime sentinelle ambientali per registrare
cambiamenti e livelli di inquinamento; e poi perché, come dice David Gardiner, il biologo
della University of California che sta seguendo le ricerche "la nostra prima reazione
è pensare che, tanto, noi non siamo rane. Invece noi siamo tutti rane...".
Spiegazione: quello che fa male a loro, prima o poi lo farà a noi.
E se la scoperta del ruolo dei retinoidi sarà confermata,
i pericoli sono più vicini di quanto si potesse immaginare. Le avevano pensate tutte, gli
esperti: l'inquinamento industriale, le sostanze chimiche rovesciate nei fiumi e
nell'aria, i pesticidi agricoli, i raggi ultravioletti. In più ultimamente diversi
ricercatori hanno notato che le rane cominciavano ad essere attaccate da alcuni virus e da
un fungo normalmente presente nel terreno che mai aveva dato problemi. Insomma il quadro
che si presenta è quello di una carenza immunitaria. A questo punto i biologi hanno
cominciato a tirare le somme. E hanno dedotto che certi tipi di deformità unito ad una
deficienza immunitaria potevano rifarsi ad una sola sostanza: i retinoidi. "Non c'è
nessun altro meccanismo conosciuto capace di effetti simili" dice Gardiner. Anche
perché che fossero fortemente teratogeni anche per l'uomo (cioè capaci di provocare
terribili deformità nei nascituri) si sapeva da tempo. Al punto che l'Accutane, un
semplice farmaco usato contro l'acne, va assolutamente evitato in caso di gravidanza.
Adesso un po' di luce sul mistero delle rane deformi si
comincia a vedere. Di certo c'è che l'alta mortalità e le deformità degli anfibi in
zone del mondo così lontane fra loro è provocata da una causa comune. Che potrebbe
essere la presenza del derivato della vitamina A. Ma il giallo resta: da dove vengono
questi retinoidi? "Penso qualche prodotto sintetico, magari usato in
agricoltura" dice Gardiner. Ma è solo un'ipotesi. Perfino la Nasa, con i suoi
palloni sonda, si sta accordando con l'Environmental Protection Agency (Epa) per
analizzare l'atmosfera. Senza contare i controlli dell'acqua di fiumi e laghi.
Intanto siamo di fronte all'ennesima sostanza sparsa per
l'ambiente che, all'improvviso, sembra diventata ubiquitaria oltre che potenzialmente
pericolosa. Effetto serra? Cambiamenti climatici? Attività industriali? Per ora buio
fitto. A parte i fatto che i retinoidi sono prodotti dalle piante ma sono fondamentali per
lo sviluppo animale: "Il nostro corpo dipende totalmente da queste molecole"
spiega Gardiner. Al punto che pensavamo ci aiutassero anche ad invecchiare meglio. Come al
solito, pare ci sia un prezzo da pagare.
a.m. |