Fate fuoco
sui piromani...
Anche se in buona (o pessima) compagnia
internazionale, l'Italia ancora una volta si distingue per la cattiva cura dell'ambiente.
Vedi le centinaia di incendi che quest'estate hanno bruciato ettari sui ettari di boschi
su tutta la Penisola. Colpa degli speculatori, dei distratti e degli stupidi. Ma anche di
una politica verde che ancora stenta a farsi sentire
I dati lo dicono e gli esperti lo confermano tristemente: per la flora
boschiva italiana lestate del 1998 è da dimenticare. Incendi appiccati
appositamente per interessi economici, per malattie mentali, per semplice e pura
cattiveria hanno funestamente brillato in tutta la nostra penisola da Nord a Sud in uno
sconsolante afflato di unità nazionale nella catastrofe e nellincuria.
Mentre il Wwf ha posto addirittura delle taglie sui piromani e lopinione
pubblica - una volta tanto totalmente daccordo con gli ambientalisti - chiede
sanzioni più severe contro questi malviventi, tutta la gravità della stato delle foreste
nel mondo è stato reso pubblico in un congresso tenutosi a Ginevra. Sono centomila,
infatti, le specie di alberi conosciute in tutto il nostro pianeta. Circa novemila (quasi
il 10 %) sono a rischio di estinzione. Di queste specie alcune sono quasi del tutto
estinte e altre non sono nemmeno protette. Il che significa che se uno dovesse tagliare
alberi di questo tipo non andrebbe incontro nemmeno a una misera multa. E nemmeno a un
lauto guadagno. Se si abbatte una quercia vecchia di tre secoli, infatti, si possono
ricavare dalla vendita della legna al massimo seicentomila lire. LItalia in questa
allarmante classifica internazionale è piazzata bene, come in tutte le classifiche
negative che riguardano lambiente.
Numerosissime purtroppo sono le specie a rischi nel nostro paese :
lontano napoletano, lolmo, il pino loricato del Pollino, labete dei
nebrodi, il pino laricio della Calabria e soprattutto il pino nero dellAbruzzo sono
a rischio di scomparire nel giro di una decina danni. Mentre si approntano in tutta
Europa giardini botanici in grado di ospitare gli esemplari ormai sempre più rari, il Wwf
ha indicato numerose iniziative per tutelare gli alberi del pianeta. La principale è
quella di porre fine allo sfruttamento senza criterio delle risorse e - soprattutto - di
regolare il ricambio delle foreste, iniziando così una gestione sostenibile.
E mentre in America diciannove divi hollywoodiani tra cui Madonna, Woody
Harrelson, Harrison Ford e Richard Gere hanno iniziato una personalissima campagna per
tutelare gli alberi della costa della California, gli italiani si aspettano dal governo
Prodi nuove risposte a tutte le emergenze ambientali. Gli alberi, i nostri amici verdi,
sono tra i primi che hanno davvero bisogno daiuto.
Marco Spagnoli