index PRIMOPIANO -Novembre 1998

 

Studenti di tutta Europa, unitevi

L'Eurostat ha recentemente fornito le statistiche riguardanti la spesa pubblica per l'istruzione nei vari paesi membri dell'Unione, primo passo verso una politica della scuola più omogenea. In testa comunque ci sono i paesi nordici, in coda la Grecia. L'Italia? A mezza strada. Ma è tra le ultime quanto a incentivi agli studenti

Sin dall'inizio le istituzioni europee hanno cercato di assistere i singoli stati nei campi dell'istruzione e della formazione. Già i trattati di Parigi del 1951 (istituzione della Comunità europea del Carbone e dell'Acciaio) e di Roma del 1957 (istituzione della Comunità Europea) come quello di Maastricht del 1992 (articoli 126 e 127) avevano messo in evidenza il problema . La Carta Bianca della Commissione Europea del 1993 concernente la crescita, la competitività e l'occupazione nel tentativo di prevedere quelle che saranno le sfide del XXI secolo, sottolineava in particolare che l'istruzione e la formazione giocheranno un ruolo centrale nella trasformazione della crescita economica in posti di lavoro.

Recentemente la Comunità Europea ha fornito le statistiche riguardo la spesa pubblica per l'istruzione nei vari paesi dell'Unione. La spesa media corrisponderebbe al 5,2 % del Prodotto Interno Lordo dei vari stati, media che oscilla tra l'elevato investimento dei paesi nordici (7,3 % in Finlandia, 7,8 % in Svezia e 8,0 % in Danimarca) e quello misero della Grecia (2,9 %):

UE B UK DK D GR E F IRL I L NL A P FIN S
5.2 5.7 5.2 8.0 4.8 2.9 4.9 6.0 5.2 4.7 4.4 5.2 5.6 5.8 7.3 7.8

l rapporto dell'Eurostat esamina inoltre la spesa media di ciascun paese per ogni studente, facendo distinzione tra istruzione primaria, secondaria e superiore. Riportiamo qui i dati espressi in Spa (potere d'acquisto standard), un'unità monetaria fittizia utilizzata nelle ricerche statistiche per ridurre l'impatto delle differenze di prezzo tra i vari paesi:

  Primaria Secondaria Superiore
UE15 3.324 4.579 6.249
Belgio 3.808 4.579 6.249
Danimarca 5.533 6.063 8.250
Germania 3.127 4.059 8.277
Grecia 1.601 1.843 2.526
Spagna 2.817 3.638 3.934
Francia 3.250 6.179 5.993
Irlanda 2.026 3.172 6.546
Italia 4.348 4.976 4.751
Paesi Bassi 3.098 4.360 8.504
Austria 5.184 6.623 7.390
Portogallo 2.710 2.945 5.650
Finlandia 3.965 4.498 6.707
Svezia 4.825 5.226 1.240
Regno Unito 3.089 4.288 6.571

Per quanto riguarda la scuola primaria la Danimarca eccelle nuovamente, mentre la spesa più bassa è quella greca. Nella graduatoria per la scuola secondaria primeggia l'Austria come il paese con la spesa più consistente, mentre per gli studi superiori Danimarca, Germania e Svezia sono le sole a superare la soglia degli 8000 Spa.

Per quanto riguarda gli incentivi agli studenti, risulta che gli aiuti finanziari costituiscono il 5,7 % della spesa totale per la scuola pubblica. Su questo punto ci sono delle differenze marcate tra i vari stati membri: dal 2 % di Grecia, Italia, Austria e Portogallo, passiamo a oltre il 10 % di Danimarca, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito.

UE B DK D GR E F IRL I L NL A P FIN S UK
5.7 3.6 16.4 4.3 0.4 2.4 4.3 9.3 1.2 2.4 12.7 1.7 1.8 8.7 15.5 10.3

Da questi dati la Commissione ha tratto la conclusione che la relativa omogeneità dei dati è indice di una politica educativa simile, cosa che potrebbe giustificare una politica educativa unitaria all'interno dell'Unione. Infatti, per migliorare il proprio ruolo in questo ambito, la Commissione ha recentemente riorganizzato programmi come Erasmus e Lingua e fatto partire altri quali Socrates e Leonardo Da Vinci. Questi ultimi hanno avuto un notevole successo ed hanno coinvolto più di mezzo milione di giovani, tanto che i responsabili hanno cominciato a sentire la necessità di agire in modo da assicurarne il futuro. Il Comitato per la Cultura ha proposto nuove misure per i giovani per il periodo 2000-2004. Ha adottato, infatti, la proposta di Doris Pack (Germania) di devolvere a questo programma più di 2 miliardi di Ecu per allargare il programma alla formazione degli adulti o comunque di persone che hanno abbandonato gli studi e per aumentare la consistenza delle borse di studio per i partecipanti. Si consideri che attualmente questi ultimi ricevono circa 100 Ecu, mentre la spesa per lo spostamento in una sede universitaria straniera è 5 volte superiore.

Un altro intervento mira ad incrementare alcuni obiettivi quali l'apprendimento linguistico e il riconoscimento delle qualifiche e del tempo speso per la formazione. A questo gioverebbe anche l'unificazione delle misure attualmente in vigore all'interno di un unico programma per i giovani, che permetterebbe maggiori coerenza e trasparenza. Entrambe le proposte verranno dibattute dal Parlamento di Bruxells nell'assemblea plenaria di novembre.

Tatiana Tartuferi