La società delle bistecche
Nel suo romanzo "Carne" usa
braciole e fettine di manzo come metafora della vita umana e della sua organizzazione.
Ruth Ozeki, ex insegnante ed ex autrice televisiva di origine giapponese, esordisce così
nella letteratura. Navigando tra filosofia, marketing, pubblicità e influenze culturali
Sorride Ruth L. Ozeki mentre le mostriamo la foto pubblicata da un
quotidiano, dove una donna nuda fa da decorazione per un tavolo di un Sushi bar di
Hannover in Germania. "È unimmagine suggestiva che ho descritto anche negli
appunti per il mio terzo romanzo. Ma si tratta di un romanzo futuristico." dice.
Nippo-americana, la Ozeki ha insegnato letteratura inglese in Giappone per molti anni
prima di lavorare in televisione e nella produzione di film dellorrore a basso
costo. In Carne (Einaudi, pagg.375 lire 32.000) interessante esordio letterario, la
scrittrice ha ideato una storia alquanto complessa dove una documentarista che lavora per
una casa di produzione giapponese pubblicizza il consumo di carne mostrando ai giapponesi
famiglie ideali americane in cui vengono preparate delizie come lagnello alla coca
cola e così via. In realtà, man mano che questo viaggio ideale attraverso tutti gli
Stati Uniti prende sempre più corpo, ecco che vengono fuori mille magagne nella
produzione di questa carne come steroidi e così via, i maltrattamenti subiti dagli
animali da allevamento e ingrasso, il rapporto fuorviato della stessa donna con il suo
corpo.
Mentre al di là delloceano Pacifico, la moglie di
uno della casa di produzione, violento e frustrato, vive una sorta di liberazione sessuale
e morale grazie alle storie descritte nel programma realizzato dalla documentarista
intitolato Una moglie americana. Il rapporto ideale che unisce le due donne
corrisponde allindividuazione di un terreno comune su cui due culture:
quellamericana carnivora e quella giapponese la cui dieta è basata sul pesce, si
possano confrontare.
Qual è il tipo di messaggio collegato alla carne ?
La carne è una metafora organizzativa per il mondo che
circonda i protagonisti del libro. Quando ho iniziato a scrivere questo libro consideravo
la carne come una specie di "gag" tramite la quale parlare del sesso e del
corpo. La televisione di adesso è come una moderna macelleria dove la prostituzione
corrisponde alla vendita di immagini di carne da un lato del mondo allaltro. Mentre
scrivevo mi sono resa conto che avrei dovuto parlare della carne più letteralmente che
nella maniera metaforica che avevo utilizzato fino a quel momento. Ho iniziato a fare
delle ricerche sullindustria della produzione della carne e sulle conseguenze
delluso di certe droghe sugli animali. Le donne di cui parlo sono fortemente
radicate nel loro corpo che usano per raggiungere quello che più desiderano.
Parliamo di droghe : una nazione come il Giappone
autarchicamente consumatrice di pesce, incomincia a consumare - invece - della carne.
Quanto di questo è dovuto alle varie catene Mac Donalds, Burger King, Planet
Hollywood che associano alla carne altri modelli ? Non trova che vi sia una forma di
assuefazione reciproca tra la pubblicità e lo stile di vita ad esso collegata ?
Certamente. Trovo molto triste vedere gli archi di Mac
Donalds sparsi per tutto il mondo e se questo accade è certamente per il tipo di
messaggio collegato allimmagine di questi fast food. Il cibo è lo stesso
dappertutto ed è della qualità che conosciamo.
Sono colpevole anchio...qualche volta ci vado, ma è
impressionante trovare gli stessi ristoranti sparsi per tutto il mondo che servono ovunque
le stesse cose.
Il messaggio pubblicitario misto al glamour e alla
pubblicità occulta come in Pulp Fiction di Quentin Tarantino ha portato a tutto
questo. Certamente in Italia non mangerei mai da Mac Donalds.
Eppure centinaia di turisti americani affollano il
ristorante di Planet Hollywood di Roma...
Lo so e fa quasi paura, ma questa è la dimostrazione di
quanto il messaggio pubblicitario unito a una sapiente strategia di marketing possa
drogare il senso comune delle persone che cercano di mangiare da Planet Hollywood come per
sentirsi a casa. È una specie di influenza che si diffonde per il mondo. Molto
disturbante e pervasiva che mi fa stare male. Sta sradicando culture locali e il senso di
alcune identità millenarie. Una situazione spiacevole che anche nel consumo di cibo sta
prendendo proporzioni allarmanti.
Eppure pensi che circa quindici anni fa lapertura
del primo ristorante Mac Donalds fece esplodere unenorme polemica...
Ed era giusto che voi italiani, con la cucina migliore del
mondo, vi ribellaste a qualcosa del genere. Il potere dei soldi delle multinazionali ha
fatto sì, però, che poi ci faceste labitudine. Il fatto che il fast food in Italia
sia diventato la norma è un problema che dà la misura di quanto questo fenomeno sia
marcato.
Nel suo libro una delle due donne protagoniste viene
"liberata" dalla pubblicità. Ma allora la televisione non è così
cattiva ?
Era qualcosa di molto ironico che volevo mettere. Non è
emblematico di un fenomeno maggiore. La televisione è una schifezza e non credo abbia
nessun impatto positivo sulla popolazione dellEstremo Oriente. Quando lavoravo in tv
mi sono resa conto che è facile dimenticarsi della vita reale quando non esistono regole
scritte su come comportarsi. Spesso mi accorgevo che le persone che avevo intorno non si
rendevano conto di quello che facevano e del perché.
Che tipo di difficoltà ha incontrato nel raccontare
agli americani come sono visti dai giapponesi ?
Nessuna, gli americani sono molto tolleranti. So che -
però - sarà molto difficile pubblicare questo libro in Giappone. Nella lingua nipponica
ci sono molte parole che indicano la bontà dellessere giapponesi e che ne esaltano
il nazionalismo. Io parlo correttamente la loro lingua, e uno dei miei genitori è
giapponese come si vede dai miei tratti somatici, eppure non verrò mai considerata una di
loro. I giapponesi sono un po razzisti e credo che non gli vada per niente
che uno straniero parli della loro cultura.
I giapponesi sono - da sempre - consumatori di pesce.
Quando la carne è entrata nella loro dieta ?
Certamente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale
durante loccupazione americana.
Crede che - in qualche maniera - questa rivoluzione sia
stata favorita puramente per motivi economici ?
Oh, ma questo è fuori di dubbio...
Marco Spagnoli |