Mastandrea, così è se vi pare
Recita solo nei film che
piacciono a lui, anche se non sono di cassetta. E non capisce perché gli italiani al
cinema amano solo quello che arriva da Hollywood e in tv divorano le fiction nazionali.
Così Valerio Mastandrea, reduce dalla commedia brillante "Barbara" di Angelo
Orlando, ora si dà anche al teatro
In attesa di intraprendere il ruolo teatrale di Rugantino
al fianco di Sabrina Ferilli e dopo Lodore della notte di Claudio Caligari,
successo di critica ma disastroso al botteghino, Valerio Mastandrea torna sullo schermo
con Barbara, commedia esilarante diretta da Angelo Orlando.
Cosa ha provato a rimanere legato al letto per tante ore
al giorno?
E che si prova
certo anche stare in piedi non è poi
così riposante, comunque è stato un lavoro di confronto. Alle volte divertente, altre un
po noioso. Mi sono "massacrato i polsi". Può sembrare strano, ma dopo
essere stato tante ore legato al giorno, in albergo non riuscivo a dormire.
Come è stato lavorare con Angelo Orlando?
Orlando nonostante il suo aspetto mite è un regista severo
e anche molto duro. Sa farsi rispettare quando vuole e a noi non ha dato tregua. E
un regista che ha un modo di intendere la commedia molto originale e molto moderno.
Un film molto economico pieno di idee
Questo è un film indipendente che può stare sul mercato e
che può interessare molti spettatori. Mi intristisco molto quando sento parlare gli amici
che mi dicono: "Ma tu sei lunico che lavora
". La credibilità
di un mercato cinematografico si costruisce anche con pellicole come Barbara, intelligenti
e piene di idee.
Le dispiace che molti dei film cui ha partecipato siano
andati tanto male
Più che deluso sono incazzato. Cè uno scollamento
tra critica e pubblico. Un film che non piace alla critica in genere riesce a fare ottimi
incassi, mentre alcune opere più curate, più "tra le righe" stanno al cinema
solo una settimana. Non sono deluso, sono "avvelenato", perché non capisco. Il
cinema americano è bello, mi piace perché "sono forti", ma noi facciamo altro,
pellicole più sincere.
Lei, però , fa solo film intelligenti...
Non voglio dire che i miei film sono intelligenti e gli
altri sono stupidi o che la gente è stupida e non capisce i film intelligenti. Però, non
riesco a capire perché alcune pellicole vengono ignorate. È strano che la gente al
cinema va a vedersi Armageddon, Godzilla , mentre a casa sua - poi - si guarda i
marescialli, gli avvocati, i medici tutti italiani delle fiction. Il senso del
cinema italiano è qualcosa che si sta perdendo, perché non ci sono più quei valori
presenti negli anni cinquanta e sessanta. Il film italiano me lo vedo in televisione la
sera, al cinema vedo solo i film stranieri...dicono alcuni.
Farebbe fiction tv ?
No, assolutamente.
Ma lei farebbe anche film di cassetta?
Le scelte che faccio sono tante, ma si collegano tutte a
unidea sola che ho del cinema. Certo, mi piacerebbe pensare che di cinema ne esiste
uno solo e lavorare solo per quello. Non so se sarà possibile, non so come diventerò tra
quattro, cinque anni. Per adesso faccio i film che mi interessa fare e basta. Le mie
scelte partono tutte dai miei principi e dai valori che ho. Spero di non diventare un
bastardo cinico, in futuro
Andrebbe a Hollywood a fare un film ?
Certo che andrei, ma per adesso sto qui e faccio i film che
mi piace fare.
Sabrina Ferilli ha detto che lei sarà il Rugantino più
importante degli ultimi anni. È daccordo ?
Lunica responsabilità che mi accollo e che mi pesa
è quella di fare vedere questa commedia a teatro alla gente che ha letà mia.
Nessuno mi ha fatto pesare i confronti.
Spero che tutto vada come ha detto Sabrina...
m.s. |