APPUNTAMENTI DARTE (2)
Milano Galleria Blu - FUOCO SACRO da
Schiele a Fontana
Linconsueta
rassegna presentata alla Galleria Blu di Milano è dedicata ad alcuni degli artisti più
significativi di questo secolo che hanno saputo dare corpo al fuoco dellispirazione che ardeva in
loro.
Le opere della mostra hanno quindi lo scopo di illustrare
una particolare dimensione della creatività, quellimpulso creativo, quella pulsione
ad operare unoperazione artistica che nellantichità era ritenuta di origine
divina e che nellOttocento veniva
chiamata "ispirazione".
In questo senso FUOCO SACRO rende simili artisti che
compiono opere assai diverse per formazione ed indirizzo di pensiero ; esso
costituisce un filo conduttore che accomuna presente e passato e, nel presente, tendenze
anche dissimili. Dallastrazione di Kandinsky, geometricamente serena, a quella di Mirò, variopinta e allusiva.
E poi, ancora, cè il FUOCO nel suo aspetto veemente
delle opere di Lucio Fontana, quando esso attraversa con forza la superficie della
materia, rendendo sensibile uno spazio che ha la profondità dellanimo umano.
Padova, Sala ex-Macello - PIERO GAULI. Ritorno a
Padova, opere dal 1934 al 1998
Piero Gauli è
"un artista e anche un autentico personaggio che occupa la scena nazionale della
pittura da oltre una sessantina danni, sempre attivo, in frenesia organizzativa,
compositiva, verbale". Così esordisce Giorgio Segato allinterno del catalogo
della mostra, nella sua presentazione del pittore Piero Gauli, milanese di nascita,
padovano dadozione, cittadino del mondo dellarte.
La rassegna antologica,
curata da Gian Franco Martinoni, Enrico Gusella e Giorgio Segato, promossa
dallAssessorato alla Cultura, comprende 150 opere che rappresentano
significativamente il percorso dellartista. Partito da Padova con una carriera non
solo di pittore ma anche di scenografo, egli riapproda oggi a Padova, quasi a testimoniare
un affetto, una reciprocità che dura nel tempo. E infatti lambiente
universitario patavino che lo stimola alla pratica con larte e, specialmente, con il teatro. Quella
di scenografo, infatti sarà lattività che lo impegna maggiormente una volta
trasferitosi allAteneo di Venezia dove, negli anni 1938, 1939, 1940, si trova a
sviluppare idee di grande efficacia per messe in scena sperimentali. Del 1938 è anche il
suo esordio come pittore, in occasione della I Mostra Universitaria Triveneta dArte
per la quale Gauli appronta anche la litografia per il manifesto.
Poi sarà
Milano, con il suo carattere culturale europeo e, soprattutto, con la presenza del gruppo
artistico di "Corrente" che offrirà al giovane artista stimoli per continuare
una carriera ed una ricerca artistica che non si è certo ancora compiuta, malgrado nelle
sue opere sia sempre presente, sin dagli anni Trenta una cifra riconoscibile dalla quale
Gauli non si separa mai : un vigore espressionistico che, talvolta gaudioso, talaltre
più pacato, violento o dolcemente poetico, trasmette sempre e comunque una grandissima
energia comunicativa.
Monza Civici Musei - LUCI E COLORI DEL VERO
Presso il Serrone della Villa Reale di Monza continua fino al 24 gennaio la
rassegna dedicata alle "Genti e paesi nella pittura veneta e lombarda dalle
Collezioni Ambroveneto-Banca intesa e Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde".
In queste ricchissime collezioni di dipinti antichi e
moderni, infatti, sono largamente documentate le vicende della pittura veneta e lombarda
dal Rinascimento ai giorni nostri, con nuclei particolarmente significativi per il
Settecento veneziano, per il Romanticismo e per la Scapigliatura.
La mostra, a cura di Carlo Pirovano, comprende 75 opere
ripartite tra il Settecento e lOttocento, particolarmente riferite al paesaggio e al
ritratto.
Vi si trova rappresentata con grande varietà e realismo una Venezia variegata ed
illuminista: nelle scene di vita quotidiana delle 14 tele di Pietro Longhi e in
altre della sua scuola, negli scorci lagunari incredibilmente fedeli a ovvero fantastici e
ricchi di atmosfera di Canaletto, di Francesco Albotto e di Marieschi,
o nelle velature atmosferiche che presagiscono la temperie romantica di Francesco Guardi e
di Carlevarijs, ambienti cittadini o casalinghi che brulicano di gente che attende
a varie attività.
Accanto a questi, non mancano anche paesaggi arcadici,
popolati da mitici pastori o altri con castelli, cascate, rovine antiche e guerrieri.
E, ancora, donne che si muovono operose allInterno
di Filanda, di Giovanni Migliara o si accalcano fiduciose ad offrire Doni
alla patria, di Angelo Inganni.
Gente che svolge la sua quotidianità nei mercati o sui campi; eroi feriti,
pescatori, chierichetti, pigri bagnanti e lavandaie sul Naviglio, madri che abbracciano un
figlio, antiquari che espongono la loro merce in Via S.Bernardino a Milano. Non
mancano nemmeno immaginifiche ed evanescenti figure femminee che compiono, fuori da questo
universo terragno, una Danza delle ore, di Gaetano Previati, e che conducono
la densa carrellata su luoghi e persone proposte dallantologia monzese, oltre che in
un altro spazio, anche in avanti nel tempo, alla fine dellOttocento.
La mostra è accompagnata da un bel catalogo, edito da
Electa, dagli esaurienti apparati. Ricche schede documentano ciascuna immagine e una serie
di agili biografie degli artisti presenti in mostra, rendono possibile un ulteriore
approfondimento storico-artistico e una maggior consapevolezza sul filo conduttore
proposto dalla rassegna. |