Donne nellArte (29)
Rosa Pozzolo
Scledense,
figlia del pittore Giuseppe Pozzolo, Rosa nacque nel 1704 ed ebbe i primi rudimenti nella
bottega del padre, dove si esercitava a copiare dai maestri veneti come Veronese o
Tiziano. Una più incisiva educazione artistica le venne, però dal pittore vicentino
Antonio De Pieri, presso il quale Rosa prese ad abitare, aiutando il ma estro e divenendo
essa stessa pittrice anche indipendente, fino alla morte, avvenuta nel 1781.
Recentemente individuate dalla studiosa Margaret Binotto, sulla base di indicazioni
documentarie, nella sagrestia del duomo di Schio, due tele con episodi della vita di
S.Marco indicano chiaramente che il destino di questa artista fu diverso da quello che
normalmente toccava in passato alle pittrici: infatti, come afferma la Binotto, alle
donne raramente si concedeva di impegnarsi nellambito della pittura di storia, che
richiedeva una precisa conoscenza dellanatomia umana e quindi la frequentazione di un atelier o di
una scuola; si preferiva si dedicassero, protette dalle pareti domestiche, alla miniatura
e alle tematiche di genere, dai quadri con fiori, alle nature morte, ai paesaggi.
Le due interessanti pitture del duomo di Schio, non solo
sono state tolte dallanonimato, ma anche dal rischio di un degrado irreversibile;
esse, infatti, dopo aver subito laccurato ripristino del restauratore Alberto
Finozzi a cura della soprintendente Chiara Rigoni, vanno ad aggiungersi al regesto delle
opere della Pozzolo che, se non risulta attualmente ricco quantitativamente, appare di
certo qualitativamente significativo. Inoltre, esse vanno a costituire, assieme ad un
Trafugamento del corpo di S.Marco, della biblioteca dello stesso duomo scledense, un ciclo
pittorico coerente e di grande interesse nellevidenziazione delle qualità
pittoriche di questa originale pittrice settecentesca la quale pur utilizzando un
repertorio di figure e soluzioni stilistiche ispirate al De Pieri, inscena composizioni
complesse con sorprendente equilibrio disegnativo e felice sensibilità cromatica.
La presentazione al pubblico delle due tele ha avuto luogo nel corso di una mostra
appositamente allestita nel dicembre del 1998 nel salone della canonica del Duomo di S.Pietro, a
cura del Lions Club di Schio che è anche promotore e finanziatore del restauro, non solo
di queste due, ma anche delle altre tre tele di Rosa Pozzolo, pure esposte. Sicché,
grazie a questo prezioso intervento, che denota una profonda sensibilità nei confronti
del recupero e la salvaguardia del nostro patrimonio artistico, è stato possibile
ammirare in un organico insieme, tutte e cinque le opere della pittrice scledense.
Lesposizione è corredata da un pregevole ed esauriente catalogo scientifico, il cui
progetto, come quello della mostra, è stato coordinato dallarchitetto Bruno Manea.
G.G. |