L'uragano
Sabrina
L'anno scorso due film, ora il
teatro e un altra pellicola. La Ferilli nazionale non sta mai ferma. E anche nell'episodio
del "Frutto proibito" inserito nel film I Fobici conferma il suo ruolo di donna
travolgente. Il contrario, dice, di come si comporta nella vita privata
Sabrina Ferilli, "lattrice più amata dagli
italiani" è una delle interpreti più impegnate. Dopo due film nella scorsa stagione
cinematografica - Il signor Quindicipalle di Francesco Nuti e Tu ridi dei
fratelli Taviani e il clamoroso successo della riedizione di Rugantino al
Teatro Sistina di Roma fino a maggio, la vediamo adesso di nuovo al cinema al fianco di
Rodolfo Laganà nel divertentissimo Frutto Proibito. Allegro episodio conclusivo de
I fobici, la nuova commedia diretta da Giancarlo Scarchilli ed incentrata sulle manie,
i tic e le fobie del nostro tempo.
Nel suo ultimo film I fobici lei ha ancora
il ruolo di una dark lady misteriosa che come entra nella vita delle persone ne sconvolge
lesistenza
Questa volta è colpa di Rodolfo Laganà che nel suo
spettacolo cui era ispirato questo episodio de I fobici aveva immaginato il mio
personaggio proprio così. E il film che mi sono maggiormente divertita a fare. Con
Rodolfo ci siamo fatti un sacco di risate: sul set alle volte non riuscivamo
a fermarci...
Nella sua vita privata le capita che la gente rimanga
così sconvolta quando entra in un ristorante o a una festa?
Veramente no, per adesso non è mai capitato. La mia vita
personale è molto meno imprevedibile e più scontata di quello che uno si può
immaginare. I miei ruoli sono molto diversi dalla vita di ogni giorno.
Ma lei ha una fobia o una mania particolare?
Quella di dover dormire a tutti i costi almeno otto ore al
giorno. Ci sono certe sere che dopo avere puntato la sveglia, mi trovo sul letto a fare i
calcoli di quanto potrò dormire nel pomeriggio successivo se la mattina mi devo alzare
presto.
Il suo è un altro ruolo brillante
Sì, anche perché a teatro di questi tempi sto affrontando
un altro ruolo drammatico, molto intenso e perché in genere io preferisco i
ruoli comici a quelli più seri.
La commedia è un genere che adoro.
Lei ha fatto molti film, ormai. Qual è il ruolo
indissolubilmente legato al suo nome?
Quello de La bella vita di Paolo Virzì.
Una parte non particolarmente leggera
Era un ruolo che era sia comico che drammatico, così come
sono quelli belli delle nostre commedie classiche. Metteva in scena i piccoli e grandi
drammi della gente comune senza mai arrivare alle grandi risate, né alle lacrime amare.
La commedia allitaliana è proprio questa cosa qui: il racconto della realtà delle
persone comuni.
Lei si è sempre definita "unoperaia del
cinema"
E una cosa che vale anche oggi. Mi ha fatto molta
simpatia qualche giorno fa avere letto che la moglie e la figlia di Marcello Mastroianni
considerassero così il padre e il marito. Lo hanno definito "un operaio del
cinema", così come senza che io lo sapessi da dieci anni mi definisco
tale.
Unoperaia che però è al vertice
del successo
Il successo non cambia nessuno, se ognuno rimane cosciente
di quello che fa. Il successo arriva per il personaggio cinematografico, ma non può
alterare me che sono unaltra cosa: una persona.
Quali sono adesso i suoi obiettivi?
Continuare a fare ciò che più mi piace. Ma sono sempre
obiettivi di me personaggio e attrice, non di Sabrina, la persona e la donna.
m.s.
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