Scienza Aprile 1999
Aiuto,
sono in web-astinenza
Uno psicologo Usa ha condotto il più grande sondaggio mai
fatto on-line. Argomento: la Internet-dipendenza. E ha scoperto che una percentuale
preoccupante di navigatori che passa intere giornate al computer è "drogata"
dal Web. Un'ossessione che può influenzare negativamente vita, lavoro e le persone
vicine. In Rete infatti si cerca initmità, si mente, si flirta e si va anche oltre. Il
problema numero uno? L'infedeltà
Quando qualcuno ti dice "ma non è che stai troppo su Internet?"
alziamo sempre le spalle: "Ma no, sono abituato...". Ma come tutte le abitudini
(anche per necessità di lavoro) l'insidia è dietro l'angolo: dove finisce la normalità
e dove inizia l'ossessione? David Greenfield, psicologo di West Hartford nel Connecticut
(Usa), ha messo in rete l'anno scorso un questionario di 36 domande sul sito dell'Abcnews
per vedere quanto (e soprattutto come) la gente spende il suo tempo chattando,
controllando le e-mail e navigando su Internet. Risultato? Allarme rosso. Perché una
buona fetta di navigatori diventa schiava del monitor, trasformando semplici chiacchierate
via chat e mini-flirt virtuali in una assoluta necessità vitale. Insomma una droga che
può alterare e influenza vita e relazioni sociali. Come la tv? Come chi prende steroidi
anabolizzanti per mettere su muscoli? Si, ma con una differenza: che su Internet la
mancanza di limiti (in tv almeno i programmi finiscono) può diventare una spirale senza
uscita.
Manco a dirlo molti dei pazienti di Greenfield sono persone che presentano
disordini psichici per eccessivo o errato uso del computer e della Rete. Ma non bisogna
pensare che si tratti di pochi elementi fragili e psicolabili. Hanno risposto in 18 mila,
e in appena due settimane: si tratta del più grande sondaggio comportamentale mai fatto
su Internet. E ne è uscito un bel 6 per cento di utenti Internet nella categoria
"intossicati" e un 10 per cento sotto la voce "abuso": cioè l'uso
eccessivo della Rete li influenza ma non provoca gravi modifiche sociali. Il sistema usato
è lo stesso previsto per studiare i giocatori d'azzardo patologici. Domande tipo: l'uso
di Internet ha portato cambiamenti negativi nella tua vita, ha alterato il tuo umore, ti
ha portato a mancare alle tue responsabilità, ti ha causato problemi di soldi o lavoro o
con la famiglia?
Prima scoperta: parte di questi "internet-dipendenti" hanno problemi
psicologici più o meno nascosti, come depressione o disordini vari della personalità. Ma
al di là dei casi latenti, dove Internet probabilmente fa solo da motivo scatenante (il
problema caso mai è che il Web è un mezzo scatenante: andare in bicicletta o nuotare in
piscina non hanno lo stesso effetto...), resta l'eccesso di uso della Rete. Che per molti
specialisti è comunque un problema, destinato tra l'altro a crescere con la stessa
velocità affannosa di crescita del Web.
Ma cosa fa di Internet una "seduzione pericolosa"? Certo l'aspetto
visuale è importante, spiega Greenfield. Ma anche scambiare e-mail e chattare pesano
molto. "E' un po' come scrivere lettere d'amore, solo che qui le parole hanno
maggiore forza di quelle su carta perché quando le persone fissano il video sono soggette
a una forma di 'trance dissociativo', insomma un effetto ipnotico". In altre parole
metti insieme colori, movimento, suoni, infinita disponibilità di informazioni e risposte
istantanee e "ottieni una combinazione molto potente e seduttiva". E la
seduzione spesso continua anche a modem spento, visto che chi ricade nella categoria
"internet-dipendenza" spesso arrivano a incontrare personalmente chi ha
contattato in Rete. Cosa in fondo normale ma non del tutto esente da pericoli.
Nello studio di Greenfield infatti il 50 per cento di chi ha risposto ammette di
mentire abitualmente on line, in genere sull'età (Il 45enne arrapato: "Hai 28 anni?
Ah, ma guarda, io 30"), aspetto (L'inguardabile bruttona: "Beh, ho gli occhi
azzurri, gambe lunghe, belle zucche, insomma sono caruccia"), peso (Il semi-obeso:
"Ho qualche chilo di troppo, cosa vuoi...") stato civile
(Moglie-tre-figli-e-suocera-in-casa: "...e sei sposato?" "Io? Ci
mancherebbe..."). Kimberly Young, psicologo del Centro per la Internetdipendenza di
Bradford, in Pennsylvania, ha notato che Internet può aumentare eventuali problemi di
rapporto di coppia già esistenti, ma a volte provocarli. Per Young, che ha scritto un
libro sull'argomento, il problema numero uno relativo all'eccessivo uso del Web "è
l'infedeltà". Al punto che sta conducendo uno studio su quanto la Rete influenzi la
frequenza dei divorzi.
Anche per Greenfield infatti "la condivisione dell'intimità è il motivo
principale per cui la gente si collega alla Rete". E "le chat sono quelle che
danno maggiore dipendenza". La metà di chi ricade nella categoria "drogati da
Internet" e si dedica al cybersex probabilmente prima o poi contatterà l'altra
persona via telefono e la incontrerà direttamente. "La geografia non è mai una
barriera -dice Greenfield - Anzi, le persone spesso si incontrano dopo aver percorso
grandi distanze. E anche questo è un aspetto del tutto nuovo...".
Qualche dato. Se vi riconoscete in quasi tutti questi criteri, avete un
problemino. Meglio staccare la spina del pc e, caso mai, rivolgersi a uno psicologo:
Passate on line un numero sempre maggiore di ore
Parenti e amici vi chiedono frequentemente cose tipo "hai qualche problema,
per caso?"
Più giovani siete, più esposti siete al pericolo di dipendenza
Quando siete on line con altre persone vi sentite legati da profonda intimità
Nascondete agli altri il fatto che passate molto tempo su Internet
Sentite spesso il bisogno ossessivo di sedervi al computer
Notate evidenti problemi sul lavoro e/o in famiglia, legati all'eccessivo uso di
Internet.
Come le persone "Internetdipendenti" passano il loro tempo on line
in base al sondaggio di Greenfield (utenti Usa):
Chattando: 57%
Navigando: 78%
Giocando: 62%
Scambiando e-mail: 75%
Shopping: 20%
Percentuali di attività a sfondo sessual-sentimentale fra gli
Internetdipendenti (fra gli utenti normali, cioè non "ossessionati" dalla Rete,
le percentuali sono nettamente inferiori):
Flirt: 55%
Dialoghi sessualmente espliciti: 40%
Masturbazione: 40%
Relazioni on line: 30%
Percentuale di contatti telefonici e relazioni sessuali che seguono a quelli
on line:
Telefonate: 50% (20% fra gli utenti non-dipendenti)
Contatti sessuali: 30% (15%)
(da Abcnews) |