FILM APRILE 1999
La fame e la sete {Sostituisci con chiocciola}
Antonio Albanese - Aisha Cerami - Lorenza
Indovina Sceneggiatura Vincenzo Cerami e Antonio Albanese Regia Antonio
Albanese Anno di produzione 1999 Distribuzione Cecchi Gori Durata
92
Antonio Albanese è un attore dal talento
comico notevole e multiforme. Purtroppo, il regista e lo sceneggiatore Albanese non sono
all'altezza dell'interprete. Per questo motivo La fame e la sete nonostante gli
incassi dicano il contrario è un film scadente dall'andamento televisivo, dove i
fortunati personaggi inventati dal comico siciliano d'origine, ma bergamasco di nascita,
sono tenuti insieme da una trama davvero troppo esile. Nonostante la presenza di Vincenzo
Cerami come autore della sceneggiatura, l'ora e mezza del film si trascina nel seguire
tanti piccoli spezzoni dove Alex Drastico, Pacifico e il nuovo personaggio Ivo, immigrato
siculo, leghista e razzista sarebbero tre fratelli che dovrebbero riunirsi all'indomani
della morte del padre. Un film assai debole che dispiace, soprattutto per il suo nascere
solo ed esclusivamente per fini commerciali. Con un maggiore rigore artistico, forse , si
sarebbero ottenuti ben altri risultati che questa sconcia serie di situazioni legate
insieme dal Nulla.
In fondo al cuore (The deep end of the
Ocean) {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}
Michelle Pfeiffer - Treat Williams - Whoopi
Goldberg Sceneggiatura Stephen Schiff tratta dal romanzo di Jacquelyn Mitchard Regia
Ulu Grossbard Anno di produzione 1999 Distribuzione Cecchi Gori Durata
108'
In fondo al cuore non è un brutto
film, ma il suo unico problema è quello di essere basato su una storia vagamente
inverosimile e di avere dei dialoghi intrisi di una psicologia da strapazzo, cui non
corrisponde - però - un'azione coerente da parte dei personaggi. E questa serie di
difetti lo rendono - anche agli occhi di uno spettatore non troppo smaliziato - un film
mediocre, dalla grande debolezza strutturale. Pur perdonando, infatti, allo sceneggiatore
le idiozie e le ingenuità che riguardano gli italiani d'America e gli italiani in
generale, quello che proprio non si riesce a capire è come un bambino scomparso senza
documenti possa venire nascosto, sostituito e adottato in un paese dalla burocrazia
quantomeno pervasiva come gli Stati Uniti. Inoltre, e qui casca il famoso asino, non si
capisce come venga consentito a due genitori qualsiasi di potere commettere tutti gli
errori psicologici possibili nella maniera più intransigente che c'è.
Del resto non serve parlare. Visti i
presupposti, non basta un'attrice magnetica come Michelle Pfeiffer a dare corpo (e che
corpo...) a un dramma di tenui sentimenti. In fondo al cuore, infatti, è una
pellicola sforzata dove tutto accade, perché è studiato a tavolino da una debole
sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti.
Affliction {Sostituisci con chiocciola}
Nick Nolte - Sissy Spacek - James Coburn -
Willem Dafoe Sceneggiatura Paul Schrader tratta dal romanzo di Russel Banks Regia
Paul Schrader Distribuzione Cecchi Gori Durata 114'
Film che è valso uninspiegabile nomination allOscar
per Nick Nolte e unaltrettanto immotivata statuetta come migliore attore non
protagonista al vecchio leone James Coburn, Affliction è un film che scatena nello
spettatore una noia mortale. Mal costruito, con una sceneggiatura traballante, paga lo
scotto dellindecisione dei suoi autori riguardo la sua stessa natura. E un thriller?
E lennesima variazione sul tema dei bambini maltrattati da genitori
alcolizzati? E solo un altro sguardo severo verso la provincia americana e i suoi
vizi? Purtroppo non sappiamo dirlo. Il suo andare altalenante con una voce narrante fuori
campo che non significa nulla fanno di Affliction davvero un mistero.
Non solo è una pellicola debole, ma è
anche un film senza spina dorsale, dove il povero Nick Nolte ondeggia nelle varie fasi
quasi ciclotimiche di un personaggio vittima di un sistema. Per quanto il poliziotto
interpretato da Nolte possa subire una vita non sua, non soffrirà mai come lo spettatore,
obbligato a seguire una pellicola senza idee e con quelle poche che ci sono completamente
confuse. |