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redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema Aprile 1999


"Adriana? Io si la conoscevo bene"

Fu preferita ad attrici allora più quotate come Nathalie Wood, Sandra Milo e Catherine Spaak. E per Stefania Sandrelli la parte di quella ingenua ragazza di provincia che nel film di Pietrangeli sogna il cinema e ne resta uccisa fu la consacrazione. Perché, dice, la sentiva vicina a lei. E a quelle giovani piene di speranza che finirono bruciate negli anni d'oro di una Cinecittà spietata

Io la conoscevo bene 01_p.jpg (9676 byte)All'età di cinquantatré anni Stefania Sandrelli è ancora una donna splendida che ammalia con una voce e una simpatia che hanno un tocco rinfrescante e affascinante. Nonostante sia ormai una nonna, la Sandrelli conserva pressoché intatta quella forza di grande seduttrice che ha portato avanti nei suoi oltre settanta film su cui spiccano titoli indimenticabili come Sedotta e abbandonata, Il conformista, Brancaleone alle crociate, La terrazza e l'ultimo La cena dove - sotto la direzione di Ettore Scola - ha dato un'ottima interpretazione che le è valsa il Nastro D'Argento. Riguardo alla sua partecipazione come protagonista al film di Antonio Pietrangeli Io la conoscevo bene, la Sandrelli ricorda divertita di essere stata preferita ad attrici dell'epoca come Nathalie Wood, Sandra Milo e Catherine Spaak.

Signora Sandrelli, cosa la spinse ad accettare il ruolo di Adriana?

Il fatto di sentirmi molto vicina a lei. Ancora oggi quando vedo tante ragazze della provincia che vengono a Roma attratte più dalla televisione che dal cinema, penso ad Adriana come all'emblema di un'epoca e di un sogno per tante ragazze.

Lei pensa che oggi il cammino di una giovane attrice sia ancora quello di Adriana?

No, fortunatamente gli attori di oggi sono più preparati di allora, perché provengono da scuole specifiche e dal teatro.

Che ricordo ha del regista Antonio Pietrangeli?

Io la conoscevo bene 03.jpg (12897 byte)Un uomo mite e gentile, molto buffo dietro ai suoi occhiali da miope, ma anche un grande genio dalla mente apertissima e dalle idee folgoranti. La sua morte tragica e assurda mi ha stretto il cuore. Era un uomo raro da trovare. Abbiamo collaborato tanto insieme e in maniera molto efficace. Ho sempre pensato che se non fosse scomparso prematuramente avremmo sicuramente girato un altro film insieme.

Un elemento unico e importante questo del lavoro di squadra...

Certo, il vero cinema è e deve essere collaborazione e Io la conoscevo bene è un esempio molto valido a tal riguardo. Io sono felice che questo sia stato uno dei pochi film che ho scelto di interpretare in un ruolo da protagonista. Girare una pellicola del genere è stato il massimo per me come attrice. Il meglio di quello che mi potevo aspettare dal cinema. E' stato un film all'insegna dell'affetto e del rispetto che ha visto molto uniti, tutti coloro i quali vi abbiano partecipato in maniera più o meno diretta.

m.s.

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