The end? Forse
Veneziana ma per anni a Londra e
Parigi, Anna Negri è passata dai "cortometraggi" per una tv inglese al suo
primo film. Ma "In principio erano le mutande" in realtà ne vale due. Perché
ha un doppio finale a disposizione dello spettatore
Trentacinque anni, veneziana, Anna Negri ha vissuto per
molti anni a Londra dopo avere studiato a Parigi e ad Amsterdam. Autrice di numerosi
cortometraggi e di alcuni video per lemittente britannica Channel 4, la Negri ha
esordito alla regia di un lungometraggio con In principio erano le mutande, film
tratto dal romanzo di Rossana Campo, di cui sono protagoniste Teresa Saponangelo e
Stefania Rocca.
La cosa più affascinante del film è il doppio finale.
Quando le è venuta questa idea?
Dal desiderio di potere lasciare aperta allo spettatore la
possibilità di scegliere quale finale attribuire alla storia che ha appena visto. E anche
il secondo è comunque un finale dal tono onirico che non si sa poi quanto sia vero o no.
Un finale del tutto negativo, invece?
No, perché sarebbe stato totalmente diverso da quello del
romanzo. Nel libro il desiderio della protagonista vince ogni cosa.
Questo del libro, però, è un falso problema visto che
raramente i film hanno qualcosa a che fare con i testi da cui vengono tratti..
E una scelta registica ben precisa quella di volere
puntare a un finale aperto che possa offrire agli spettatori la possibilità di
avere di fronte unidea diversa del film da quella che potrebbe essere la mia o
quella di Rossana Campo. A Berlino il pubblico del Festival voleva a tutti i costi avere
un finale positivo. E la celebrazione di un femminile forte e non svenevole, dove le
donne sopravvivono. Sono sempre gli uomini che quando raccontano le donne alla fine
- le fanno suicidare.
Cosa le ha dato girare questo film a Genova, un luogo un
po insolito per il nostro cinema?
Genova è una città molto ricca e strana dal punto di
vista architettonico, perché in essa convivono sia i carrugi del 1500 che una periferia
industriale devastata. Inoltre è una città multietnica dai colori particolari e
affascinanti.
Marco Spagnoli
|