Vai al numero precedenteVai alla prima paginaVai al numero successivo

Vai alla pagina precedenteVai alla prima pagina dell'argomentoVai alla pagina successiva

Vai all'indice del numero precedenteVai all'indice di questo numeroVai all'indice del numero successivo
Scrivi alla Redazione di NautilusEntra  in Info, Gerenza, Aiuto
 
redarrowleft.GIF (53 byte) Arte Giugno 1999 (a cura di Giovanna Grossato)


APPUNTAMENTI D’ARTE

LUGANOAmedeo Modigliani – 28 marzo 27 giugno

modigliani1_p.jpg (10117 byte)La retrospettiva che il Museo d’Arte Moderna di Lugano dedica ad Amedeo Modigliani (1884-1920), si prefigura come un’ulteriore tappa del percorso espositivo che da anni contraddistingue il programma del Museo: nel solco dell’Espressionismo sono nate, infatti, le grandi antologiche di Francis Bacon (1993), Emil Nolde (1994), Chaïm Soutine (1995), Constant Permeche (1996), Georges Rouault (1997) ed Edvard Munch (1998) La mostra intende illustrare l’intero percorso artistico di Amedeo Modigliani, dagli inizi livornesi nel solco dei Macchiaioli agli anni parigini durante i quali l’artista matura un linguaggio autonomo e personale. L’esposizione comprende circa 60 dipinti, 20 disegni ed alcune eccezionali opere scultoree che permettono al visitatore un excursus modigliani2_p.JPG (23372 byte)assai documentato di tutta la carriera artistica di Modigliani fino al 1919.

A corredo della mostra è il catalogo edito da Skira in due versioni distinte (italiano e tedesco). Si tratta di un volume di 240 pagine che include, oltre alle illustrazioni di tutte le opere in mostra, anche testi critici di specialisti dell’arte di Modigliani: Luciano Caprile, storico dell’arte e giornalista, con un saggio relativo ai disegni di nudo e ai ritratti; Rudy Chiappini, direttore dei Musei della Città di Lugano, presenta un testo che riguarda gli anni di Montparnasse; Giorgio Cortenova, direttore della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti di Verona, sviluppa un’analisi sulla produzione scultorea dell’Artista. Il catalogo comprende, inoltre, scritti di Maurizio Fagiolo dell’Arco, Raffaele Monti, Marc Restellini, Jeffrey Weiss . Ogni dipinto della mostra viene accompagnato in catalogo da schede tecniche e di commento di Marie-Cristine Decroocq, mentre gli apparati sono curati da Barbara Paltenghi.

 

ESTE (PADOVA) – Itinerari Grafici – dal 19 giugno al 18 luglio

helix.jpg (13509 byte)Il Centro culturale "La Medusa" ospita, nel suggestivo spazio museale della Pescheria Vecchia di Este, la Rassegna Internazionale d’Incisione Contemporanea la cui realizzazione ha richiamato ben 107 artisti di 28 nazioni per un totale di 211 opere. L’obiettivo della rassegna, come afferma Turi Fedele, presidente de "La Medusa", è quello di "allargare il quadro delle testimonianze sulla grafica oltre i confini nazionali; sottolineando gli sviluppi dell’incisione, le sue vicende tematiche e di linguaggio". Il ricco catalogo che medusa.jpg (16836 byte)accompagna la mostra, curato da Vladimiro Elvieri che è anche autore di un utilissimo "glossario" relativo alla principali polifema.jpg (21776 byte)tecniche grafiche, comprende testi critici del filosofo dell’arte Dino Formaggio e dello studioso di storia dell’incisione Marco Fragonara.

Formaggio, nella sua efficace"Note sull’incisione" traccia un profili storico non solo della tecnica incisoria ma anche dell’accoglimento e della fortuna critica che tale arte ebbe nel corso del tempo. Il suo incisivo e stringato saggio, vera e propria analisi del carattere della disciplina con una forte valenza epistemica, si conclude poi con un appassionato monito quasi ieratico: "Amate l’incisione. Essa non giunge all’occhio, ad un semplice vedere, ma allo sguardo. A qualcosa di più profondo dell’occhio esterno; poiché più che un distratto guardare, richiede lo sguardo che si coniuga con l’occhio interno e penetra meditando".fuji.jpg (15586 byte)Nel suo testo "Le tappe di un percorso" Marco Fragonara offre una cronistoria dei perché di questa mostra che poi è la giustificazione storica dell’esistenza della tecnica dell’incisione. Egli evidenzia, inoltre, i criteri di scelta che hanno informato l’esposizione nella quale "si è preferito privilegiare le tecniche calcografiche, dalle più antiche, come il bulino e l’acquaforte fino alle più recenti come i metodi Hayter e quelle a rilievo, come la silografia e la linoleografia, per dare una maggiore uniformità di linguaggi".

 

 

 

 

 

 

COMO – ContemporaneaComo4 – maggio luglio 1999

gilardoni_p.jpg (16398 byte)Ritorna, organizzata dall’Assessorato alla Cultura, dopo un anno di stasi, la manifestazione "ContemporaneaComo" che si compone di diversificati eventi espositivi ospitati in diversi e significativi luoghi della città: il Salone San Francesco, in Largo Spallino, ospita una installazione dal titolo "La via della Seta" dell’artista egiziano MEDHAT SHAFIK che dal 1976 vive e lavora in Italia e la cui opera ha ottenuto riconoscimenti internazionali tra cui il Leone d’oro destinato al Premio delle Nazioni alla Biennale di Venezia del 1995.

San Pietro in Atrio, in via Odescalchi, accoglie una rassegna fotografica dedicata a Como della comasca LUCIANA GILARDONI La serie di immagini presenta aspetti molto particolari della città, talora nemmeno riconoscibili, secondo una personalissima visione dell’artista.

Presso la Pinacoteca Civica espone, infine, il gruppo di architetti MECANOO, presenta in "Opere e Progetti", gli elaborati di nove interventi, accompagnati da un’ampia documentazione fotografica. Fondato a Delft nel 1984, il gruppo godette di immediata fortuna aggiudicandosi il concorso di edilizia sociale destinato ai giovani per la Krulsplein di Rotterdam. Nella rassegna comasca – che si svolge in contemporanea con una analoga mostra itinerante negli Stati Uniti- l’attenzione è concentrata sulla produzione degli ultimi 5 anni e comprende opere di carattere pubblico e privato.

 

 

 

 

 

 

 

PARMA – Riccardo De Marchi "Testi per nulla"
15 maggio 19 luglio

demarchi1_p.jpg (9002 byte)La Galleria d’Arte Niccoli di Parma ospita nei suoi spazi una personale dell’artista friulano Riccardo De Marchi che, pur giovane, si è segnalato da tempo con il suo lavoro alla critica e al pubblico. Di questo interesse sono un segno la presenza di De Marchi alla XLV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (1993), alla IX Biennale Internazionale di Scultura di Carrara (1998) e la sala personale allestita su invito del Kuenstlerhaus Palais Thurn und Taxis di Bregenz (1998).

Accostatosi inizialmente ad una pittura materica di derivazione informale, Riccardo De Marchi ha poi abbandonato la tecnica pittorica tradizionale affidando alle lamiere di ferro, dipinte e perforate, il compito di esprimere la complessità dello spazio. Tale ricerca, iniziata nel 1989, assomma a sé l’idea di base e di materia. Ombra e luce, demarchi2_p.jpg (6047 byte)superficie e spessore, forature concave e convesse disegnano una sorta di spazio minore che esiste all’interno dello spazio maggiore, ideale e privato dei naturali confini.

La negazione delle distanze tra pittura e scultura e tra perforazione e supporto giunge all’estremo di un percorso che, dalle bianche lamiere forate, dalla tonda contrazione dell’acciaio segnato in volute, porta al limite estremo della concezione spaziale.

La mostra è curata da Beatrice Buscaroli Fabbri che è anche responsabile del catalogo riccamente illustrato corredato dal suo testo critico "Testi per nulla".

 

RASSEGNA NAZIONALE  4^ BIENNALE DELLO JONIO "I pittori raccontano il mare"

Per la quarta volta la città di Taranto invita gli artisti ad una rassegna che si concluderà con una mostra (di non più di 120 pittori) alla Galleria del Castello Aragonese dal 24 al 31 ottobre 1999.

Gli artisti invitati dovranno consegnare due opere ispirate al mare ed al suo ambiente nel rispetto delle seguenti misure: cm 40x50; cm 50x60; cm 60x80. Dovranno, inoltre, far pervenire una foto di una delle due opere che saranno esposte, munite di titolo, per la pubblicazione sul Catalogo della 4a Biennale dello Jonio.

La foto dovrà essere consegnata entro il 10 settembre 1999.

La mostra sarà pubblicizzata attraverso la stampa quotidiana, l'affissione di manifesti a colori cm. 70x100, duemila inviti che saranno spediti a personalità, collezionisti ed operatori culturali italiani.

Ogni partecipante riceverà copia del manifesto, tre cataloghi ed il fascicolo con la rassegna stampa.

La quota di partecipazione è di Lire 100.000 (centomila).

La scheda di adesione deve pervenire entro il 31 agosto 1999.

Per coloro che non risiedono in Puglia le opere dovranno essere spedite dieci giorni prirna dell'inaugurazione, fissata per le ore 18,00 del giorno 24 ottobre 1999, al seguente indirizzo: Walter Scotti - 4a Biennale dello Jonlo - Via Regina Elena, 2 - TARANTO.

I pittori che risiedono a Taranto o in altra città della Puglia, potranno consegnare direttamente i quadri al nostro addetto nella

Galleria del Castello Aragonese nei giorni 20 e 21 ottobre dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00.

Per ulteriori informazioni gli interessati possono telefonare ai numeri: 0994533857 - 0994707275

Domenico Carone - Walter Scotti

G.G.

np99_riga_fondo.gif (72 byte)

                                           Copyright (c)1996 Ashmultimedia srl - All rights reserved