Non avrai altra Dea all'infuori di me
Da giovane avvocatessa in carriera fra i
grattacieli di New York a sacerdotessa-sciamano della antica religione Wicca: quella delle
streghe. E' il percorso di Phyllis Courot, che in questa intervista esclusiva a Nautilus
racconta perché, secondo lei, il mondo ha bisogno di riscoprire il culto della Grande
Madre. E perché dopo secoli di dominio maschile va riportata la fede e il sentimento
religioso ad una visione femminile
Può una giovane ed avvenente avvocato newyorchese
scoprire tutto a un tratto di essere irrefrenabilmente attratta da unantica
religione scomparsa dal Mediterraneo almeno duemila anni fa e consacrare la propria vita
ad essa? Evidentemente sì, perché questo è capitato a Phyllis Courot che tra mille
peripezie decisamente inconsuete si è avvicinata alla fine degli anni Ottanta alla
religione Wicca. Una sorta di contaminazione tra il culto della Grande Madre, la
cosiddetta Dea Bianca mediterranea presente nel nostro emisfero prima delle invasioni
doriche e un misto tra femminismo e religioni nordiche. Una sorta di magia bianca
antropologicamente fondata, capace di recuperare e ricostruire gran parte degli studi
sullo sciamanesimo europeo, puntando il dito contro la grettezza della Chiesa cattolica e
le cacce alle streghe di ogni secolo.
In questa intervista esclusiva per Nautilus, Phyllis
Courot parla della sua visione del futuro. E certo, le suggestioni di uniconografia
dalle reminescenze gotiche avrebbero voluto lintervistatore con il capo cosparso di
cenere in un antro buio con un corvo nero gracchiante. In realtà oltre a dimostrarsi una
donna intelligente e affascinante, lincontro con la Courot avviene sulla terrazza di
un albergo romano immerso nel sole di maggio, in occasione della presentazione del libro
scritto dalla "sacerdotessa" Il sentiero della dea (Sonzogno, pagg.356).
Avvocato Courot, lei continua ad esercitare la sua
professione nel mondo della musica e del cinema nonostante gli impegni come "Gran
Sacerdotessa Wicca". E forse questo il motivo per cui il suo libro è scritto
come un romanzo appassionante?
Il soggetto non è oscuro. E pieno di luce, bellezza
e di sfide. E un sentiero di gioia. La gente ama le storie ed è per questo che ho
voluto raccontare la mia vita come un romanzo. Come accadeva nel passato quando alle
persone venivano raccontate delle storie per catturare la loro immaginazione e condurle in
un viaggio spirituale. La maggior parte della letteratura magica è bidimensionale: una
collezione di precetti, regole e informative dettagliate e accademiche, spesso non
accessibili dalla gente comune. Non puoi avvicinarti a questa pratica spirituale se non
arrivi a capire come ci si sente. Questa non è una spiritualità della mente, ma del
cuore. Se io ho fatto questo viaggio dello spirito, tutti lo possono compiere.
E molto interessante il recupero filologico del
termine strega che lei ha compiuto nel suo libro. Witch = Strega deriverebbe dal
termine Wise = Saggio. Il che indica una stretta connessione tra il mondo
sciamanico e lantica religione
La tradizione cosiddetta magica ha sempre avuto una stretta
connessione con la cultura patriarcale come Mosé che divide le acque del Mar rosso con
laiuto di Dio. Qui non si tratta di avere superpoteri o doni che ti rendano
differenti e superiori agli altri esseri umani. Il messaggio della Dea è quello di una
profonda comunione con il Divino. Questo è il motivo della grande diffusione di questo
culto in Nord America e nel resto del mondo che ha già cinque milioni di adepti. E
vero: bisogna rimediare ad anni di calunnie come quella dellassociare la magia
femminile al satanismo e bisogna anche che la Chiesa riconosca i suoi torti nei confronti
delle donne. Le uniche persone che non rispondono bene alle chiarificazioni riguardo tali
questioni, sono gli integralisti cattolici, ebrei e musulmani. E non è un caso che le
donne di alcuni paesi islamici subiscano quello che le donne europee subirono quattro
secoli fa, venendo espropriate del loro diritto allesercizio della professione
medica e a molte altre cose.
Utilizzo il termine strega in maniera voluta
per costringere il mondo a confrontarsi con la sua misoginia e la sua ostilità nei
confronti di noi donne. Gli stupri, le violenze, le perdite del patrimonio e della
libertà subite dalle donne nei secoli sono qualcosa di terribile e i responsabili hanno
nomi che tutti conosciamo. Come quello di Papa Innocenzo VIII che nel Quindicesimo secolo
autorizzò i suoi a usare qualsiasi mezzo per estorcere la confessione delle streghe. La
restaurazione del "divino femminile" potrà aiutarci a riequilibrare il rapporto
tra uomini e donne nel nostro secolo, nonostante tutti i "fascisti dello
spirito" di cui le parlavo prima. Loro credono di essere una maggioranza, ma sono
solo, invece, una minoranza.
Lei ha letto i saggi di Robert Graves e Karoly Kereny
sulla Dea Bianca e sullo stretto rapporto tra il misticismo orfico e le religioni
mediterranee?
Certamente. E eccitante trovare tanti studi
interessantissimi sul culto della Dea. Molte donne stanno portando avanti dal punto
di vista accademico una ricostruzione accurata della cultura mediterranea.
Relitti antropologici del culto della Dea sono presenti
in molte delle divinità femminili mediterranee e perfino nelliconografia e nella
teologia legate al culto della Madonna. Dal suo punto di vista si è fatta
unopinione su come una religione tanto diffusa nel Mediterraneo possa essere stata
letteralmente cancellata dalla storia?
Un po per motivi socio economici e un po per
laperto contrasto che nei popoli invasori doveva suscitare il doversi confrontare
con una divinità femminile. I loro dei erano maschi, perché la loro vita era radicata in
un universo maschile. I matrimoni tra dei e dee furono inficiati dal punto di vista
teologico da culture guerriere che relegavano le donne a una funzione di supporto per i
loro mariti. Il tempio di Delfi dedicato a Gaia fu poi reso sacro in onore di Apollo, in
Egitto il culto di Ra emerse alle spese di quello di Iside, gradualmente la Dea fu
sostituita da culti maschili e dalle religioni monoteistiche.
Nel ventesimo secolo la condizione femminile è stata
migliorata da numerose conquiste di carattere sociale. Eppure in paesi come
lAfghanistan con i Talebani le donne sembrano essere sprofondate nel più buio
medioevo
Se quello che succede là fosse accaduto a qualsiasi gruppo
etnico, religioso o politico della comunità globale, il mondo sarebbe già insorto.
Poiché accade alle donne, nessuno interviene. Io sono però ottimista per il futuro. Sono
certa che ci saranno dei cambiamenti. Spero solo che siano rapidi, però.
Qual è il motivo del "successo" della
religione della Dea?
Lidea di un Dio trascendente la nostra realtà non ha
funzionato. Cè una crisi religiosa globale che non può essere arginata in maniera
dogmatica. Tutti noi cerchiamo qualcosa che ci rende diversi dai fondamentalisti. Dobbiamo
riuscire a creare una sorta di Epifania che ci consenta di sperimentare il divino nel
nostro mondo e in noi stessi. Noi viviamo in paradiso e non ne siamo stati espulsi. Questa
consapevolezza di vivere in stretta connessione con il divino dovrebbe farci cambiare idea
riguardo al nostro mondo. Dobbiamo vivere in armonia con gli altri e con il nostro
pianeta, lottando per lecologia e il rispetto dellambiente e delle persone.
Noi siamo divinità mascherate e questo ci obbliga a una grande responsabilità nei
confronti di noi stessi e del mondo. Ma ci dà anche una grande forza.
Cosa prevede per il futuro? Come evolverà il rapporto
tra uomini e donne nel prossimo millennio?
Sempre più uomini si stanno avvicinando alla Dea. Non
hanno bisogno di opprimere delle donne per sentirsi bene. Sono dei "femministi".
Personalmente propenderei per pensare che molti uomini capiranno sempre più che cosa
hanno perso nel momento in cui lumanità ha voltato le spalle alla Dea. Quello che
va bene per le donne, lo è anche per gli uomini. Bisogna ristabilire uno scambio mutuale
tra maschi e femmine. Tutti gli eccessi della nostra società derivano dallassenza
di un bilanciamento dovuto alla presenza delle donne. Un recupero di questo aspetto
dellumanità garantirebbe a tutti un futuro migliore, in cui peraltro credo.
m. spa. |