Vai al numero precedenteVai alla prima paginaVai al numero successivo

Vai alla pagina precedenteVai alla prima pagina dell'argomentoVai alla pagina successiva

Vai all'indice del numero precedenteVai all'indice di questo numeroVai all'indice del numero successivo
Scrivi alla Redazione di NautilusEntra  in Info, Gerenza, Aiuto
 
redarrowleft.GIF (53 byte) Letture & Scritture Giugno 1999

 

Cyberrussia (2)
Appunti quotidiani via web da S.Pietroburgo

Soldatessa, sandali e Coca Cola

tac2a_p.jpg (9872 byte)San Pietroburgo (20 giugno 1999)
La prima immagine che ho di San Pietroburgo, appena arriva la scaletta per scendere dall'aereo, è quella di una ragazza, in piedi a metà fra l'aereo e l'autobus che ci porterà al controllo bagagli e dogana. Calza dei sandali neri. Ha capelli biondi, lunghi fino al collo. Osserva i passeggeri scendere con sulle labbra un sorriso a metà fra quello cordiale di una hostess e quello che deve avere una che sta in divisa. Indossa infatti una tuta mimetica. E' la prima volta in vita mia che vedo una donna soldato, un po' improbabile, però, con quei sandali neri ai piedi.

L'aeroporto non è certo quello che dovrebbe avere una città come questa, ma me l'avevano definito un po' peggiore di quanto non sia in realtà.

Uno pensa di venire a San Pietroburgo e di arrivare in un clima fresco. Macché, sembra di essere a Mestre: 25 gradi e solo un po' meno umidità.

Lungo la strada che dalla stazione ci porta in centro, a un certo punto, al centro di una piazza si staglia un monumento a Lenin. Pensavo li avessero buttati giù tutti. Invece mi dicono che ce ne sono altri sparpargliati in giro per la città.

Il primo approccio a piedi con la città è la Prospettiva Nevski. Ovvio che mi piacerebbe incontrarvi per caso Igor Stravinski, come cantano Alice e Battiato. Ma lui, Stravinski, è seppellito tac2b_p.jpg (19855 byte)al cimitero della mia città, nell'isola di San Michele a Venezia.

La prima impressione è quella dell'ampiezza. l'ampiezza delle strade, delle piazze. E' un'ampiezza comunque di una città che ha comunque una dimensione umana. Forse ne scoprirò pian piano le contraddizioni, magari nette, forti. Ma la prima impressione è questa.

Davanti all'Ermitage, sull'enorme Piazza Dvortsovaya, c'è il tipico baccano da discoteca. Viene da un camioncino della Coca Cola, parcheggiato davanti all'ingresso: discutibile propaganda di una multinazionale che disseta il mondo e avvelena - più o meno casualmente - Belgio e Francia.

Roberto Ferrucci

Taccuino # 1 (19/06/1999)

np99_riga_fondo.gif (72 byte)

                                           Copyright (c)1996 Ashmultimedia srl - All rights reserved