Quell'Arnold è un "serial" killer
Sembra una maledizione: i tre attori
protagonisti di una delle più note e fortunate serie tv degli anni '70-80 sono finiti
malissimo. Gary Coleman, l'adulto-bambino nero Arnold, diventato vigilantes in un
supermercato è stato arrestato per aggressione; il fratello Willis, tossicodipendente, è
stato processato per armi e tentato omicidio; e la sorellina Kimberly è morta poco tempo
fa per overdose. E pensare che sembravano la famiglia ideale
Per chi è stato poco più o poco meno che un
adolescente negli anni Settanta ci sono state serie televisive che hanno influenzato i
sogni giovanili e di bambino e perfino la nascita e levoluzione di un senso estetico
e dellumorismo. In questo senso George e Mildred, Il nido di Robin, Il Muppett
Show, Arcibaldo, I Jeffersons, Starsky & Hutch hanno segnato intere generazioni.
Le prime nel nostro paese che avessero un contatto "continuato" con la
televisione. Che fine abbiano fatto i protagonisti di queste serie TV è difficile dirlo.
Unimpresa quasi improba aiutata qua e là dalla comparsata di questo o di quello in
qualche film. Se Ron Howard, il Ricky Cunningam di Happy Days è diventato un
grande regista che oltre al recente Ed TV ha girato pellicole come Splash, una
sirena a Manhattan, Ransom e Apollo 13 tutti gli altri sono scomparsi senza
avere nessun successo. Una realtà dura se non quasi impossibile da accettare per tanti
attori che hanno segnato la crescita di milioni di telespettatori come per Henry Winkler
alias Fonzie sempre di Happy Days che fa ogni tanto qualche ruolo cameo in
pellicole come Scream, incapace sempre di liberarsi della nemesi del suo
personaggio.
Di qualche giorno fa è, invece, la notizia che sembra
confermare la soprannaturale ipotesi che una maledizione perseguiti i protagonisti di una
delle più celebri serie tv di sempre. Arnold, trasmesso da qualche televisione
privata sotto il titolo di Harlem contro Manhattan vede infatti i suoi tre giovani
protagonisti tormentatati da droga e guai con la legge. Inoltre, Dana Piato, 34 anni, che
interpretava Kimberly, sorellastra dei piccolo nero Arnold, è morta qualche giorno fa di
overdose. La donna è stata trovata priva di sensi nella casa dei genitori del suo
compagno in Oklahoma, dopo aver ingerito una massiccia dose di Valium. Poco tempo fa,
ospite di un talk-show radiofonico, l'attrice aveva negato di avere tossicodipendenze o di
essere un'alcolizzata, affermando che quelli erano problemi dei passato. Arnold
(titolo originale Diff'rent Strokes), raccontava le avventure di due ragazzi neri
di Harlem adottati da una ricca famiglia bianca e fu trasmesso negli USA dal 1978 al 1984.
Quell'anno Dana abbandonò la serie perché era rimasta
incinta. Arnold continuò per altri due anni, e nel frattempo la vita di Dana andava in
pezzi. Nel 1991 l'attrice fu arrestata per aver rapinato un videoclub di Las Vegas, ma se
la cavò con cinque anni di libertà vigilata. Nel 1992 fu condannata per aver scritto una
ricetta medica falsa a un mese di carcere e altri cinque anni di libertà vigilata. Un
giudice le tolse la custodia dei figli, mentre lei tentava la riabilitazione dalluso
massiccio di alcol e psicofarmaci.
Ma le cose non sono andate meglio nemmeno per i suoi
fratellastri. Bruciati da un successo troppo facile e effimero. Mentre la ragazza non
riuscì a fare altro che interpretare qualche film di serie B, Todd Bridges e Gary
Coleman, minuscolo attore, vittima di una disfunzione renale che gli impediva di crescere,
finita la serie non hanno più rivisto i fasti del passato. Nel 1990 Coleman denunciò i
genitori adottivi, chiedendo un milione di dollari per i tutti i soldi che essi avevano
sottratto al suo conto bancario. Nessuno gli offrì mai altri ruoli, e lo scorso anno ha
finito per lavorare come 'vigilante' in un centro commerciale in California. A febbraio è
stato condannato per aver preso a pugni un ammiratore, che lo aveva riconosciuto e gli
aveva chiesto un autografo, a 90 giorni di carcere con sospensione della pena.
Todd Bridges (il destinatario della famosa frase "Che
cavolo stai dicendo Willis?!) iniziò ad abusare di droga e alcol, e negli anni è
stato condannato per porto abusivo di armi e per aver accoltellato un suo inquilino. Nel
1989 è stato processato ed assolto per il tentato omicidio di uno spacciatore grazie al
suo avvocato Johnnie Cochran, lo stesso che fece assolvere l'ex campione OJ Simpson
dall'accusa di omicidio. E dire che molti telespettatori avrebbero tanto voluto una
famiglia tranquilla e serena come quella della serie TV. Come dire: mai fidarsi delle
apparenze. Soprattutto quando ci arrivano dalla televisione...
Marco Spagnoli
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