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redarrowleft.GIF (53 byte) Cultura Settembre 1999


Teleunione europea

E’ forse il Nord più propenso allo sviluppo tecnologico o è solo una questione di ricchezza? Forse tutti e due, almeno in base al risultato di un’indagine che analizza le diverse fonti di informazione utilizzate dai cittadini degli Stati europei. La fonte d’informazione più amata dagli europei, da Stoccolma fino ad Atene, sembra essere la televisione. Ma il numero degli utenti Internet cresce molto più velocemente negli Stati settentrionali

Più del 70% dei cittadini europei sceglie la televisione per informarsi. Questo vale per tutti gli Stati dell’Unione, ma Finlandia, Grecia e Italia stanno in cima al mucchio con percentuali superiori all’80%. Al contrario solo il 40% della popolazione europea legge regolarmente i quotidiani, percentuale valida anche per la radio. Tuttavia per questi due mezzi d’informazione si nota un divario tra nord e sud: la gente del nord Europa legge più spesso i giornali o ascolta le notizie alla radio.

Poco più di due terzi degli europei crede nella tv come mezzo d’informazione, e quasi altrettanti nella radio. La stampa segue ben distante con una percentuale del 50%. Sono gli olandesi a dimostrare una fiducia maggiore nella televisione, mentre nel sud è più contenuta.

Parliamo di Internet: in media il 14% degli europei gode di un accesso, il quale, confrontato con gli altri mezzi di comunicazione, è ancora il meno diffuso. Mentre il 74% degli intervistati possiede un videoregistratore, il 35% un computer non collegato alla Rete, l’11% un decoder per una pay-tv. Per quanto riguarda i videoregistratori sono in testa gli inglesi: il 90% di loro ne possiede uno. All’opposto è la situazione della Grecia, dove neanche la metà della popolazione ha un videoregistratore. Nel campo dei computer dominano i danesi, gli olandesi e gli svedesi, seguiti dai finlandesi (due terzi degli intervistati): un intervistato su due possedeva un computer.

Per tornare ad Internet, i collegamenti sono più diffusi al nord che al sud. Dall’inchiesta risulta che la maggioranza degli svedesi è collegata alla Rete. Seguono la Danimarca, la Finlandia, l’Olanda, il Lussemburgo e la Gran Bretagna, dove le percentuali superano il 20%. Più radi gli accessi in Italia, Irlanda, Austria e Belgio ma sempre superiori al 10%, mentre in Germania, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia si fermano intorno al 5%.

Questo divario tra i diversi stati minaccia di allargarsi, in quanto la diffusione di Internet procede con passo ineguale nelle due zone. Tra la primavera 1998 e la primavera 1999 la percentuale degli utenti della Rete è salita significativamente in Svezia ed Olanda, mentre è rimasta immutata in Spagna e Portogallo.

t.t.

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