Teleunione europea
E forse il Nord più propenso
allo sviluppo tecnologico o è solo una questione di ricchezza? Forse tutti e due, almeno
in base al risultato di unindagine che analizza le diverse fonti di informazione
utilizzate dai cittadini degli Stati europei. La fonte dinformazione più amata
dagli europei, da Stoccolma fino ad Atene, sembra essere la televisione. Ma il numero
degli utenti Internet cresce molto più velocemente negli Stati settentrionali
Più del 70% dei cittadini europei sceglie la televisione
per informarsi. Questo vale per tutti gli Stati dellUnione, ma Finlandia, Grecia e
Italia stanno in cima al mucchio con percentuali superiori all80%. Al contrario solo
il 40% della popolazione europea legge regolarmente i quotidiani, percentuale valida anche
per la radio. Tuttavia per questi due mezzi dinformazione si nota un divario tra
nord e sud: la gente del nord Europa legge più spesso i giornali o ascolta le notizie
alla radio.
Poco più di due terzi degli europei crede nella tv come
mezzo dinformazione, e quasi altrettanti nella radio. La stampa segue ben distante
con una percentuale del 50%. Sono gli olandesi a dimostrare una fiducia maggiore nella
televisione, mentre nel sud è più contenuta.
Parliamo di Internet: in media il 14% degli europei gode di
un accesso, il quale, confrontato con gli altri mezzi di comunicazione, è ancora il meno
diffuso. Mentre il 74% degli intervistati possiede un videoregistratore, il 35% un
computer non collegato alla Rete, l11% un decoder per una pay-tv. Per quanto
riguarda i videoregistratori sono in testa gli inglesi: il 90% di loro ne possiede uno.
Allopposto è la situazione della Grecia, dove neanche la metà della popolazione ha
un videoregistratore. Nel campo dei computer dominano i danesi, gli olandesi e gli
svedesi, seguiti dai finlandesi (due terzi degli intervistati): un intervistato su due
possedeva un computer.
Per tornare ad Internet, i collegamenti sono più diffusi
al nord che al sud. Dallinchiesta risulta che la maggioranza degli svedesi è
collegata alla Rete. Seguono la Danimarca, la Finlandia, lOlanda, il Lussemburgo e
la Gran Bretagna, dove le percentuali superano il 20%. Più radi gli accessi in Italia,
Irlanda, Austria e Belgio ma sempre superiori al 10%, mentre in Germania, Francia, Spagna,
Portogallo e Grecia si fermano intorno al 5%.
Questo divario tra i diversi stati minaccia di allargarsi,
in quanto la diffusione di Internet procede con passo ineguale nelle due zone. Tra la
primavera 1998 e la primavera 1999 la percentuale degli utenti della Rete è salita
significativamente in Svezia ed Olanda, mentre è rimasta immutata in Spagna e Portogallo.
t.t. |