Primopiano Dicembre 1999
Parigi è sempre Parigi... (2)
La cifra 2000 trionfa
dappertutto, soprattutto nelle vetrine dei negozi. Sembra più la promozione di un
prodotto che una data fatidica. Comprate il 2000 e da dopo le feste sarà pure in
svendita. Ci saranno le code? In un negozio dove ho comprato un micro ombrello (piove
toujours a Parigi...), avevano un rotolo di nastro adesivo bianco con 2000 in rosso.
Per cosa lo usassero non so. Un ragazzo seduto al tavolo accanto al mio, ha una borsa con
scritto AN2000, sta a vedere che esiste pure un negozio che quel nome ce l'ha sul serio.
Ma ce n'è una di promozione di quella data da osservare con attenzione. Sta scritta su un
enorme cartello giallo, 2000 in rosso, 1° gennaio in nero, e poi un numero di telefono
per ottenere l'invito per le 11, ora in cui riaprirà il Beaubourg, o Cenre Pompidou,
quello progettato da Renzo Piano. Era chiuso da un po'. E fa un certo effetto guardarlo dall'omonimo Café
accanto. Vuoto, il Beaubourg, come una scatola di plastica, o un acquario dove tra un po'
ci metteranno i pesci. Dentro stanno ultimando i lavori, ma nonostante le trasparenze, non
si vede nessuno.
Ci ho ambientato un capitolo del mio romanzo là dentro. Il protagonista
cercava di vedere il suo numero dal display che contava le persone che entravano e
uscivano dal Centre. Ci provava in tutti i modi. Dal 1° gennaio credo non gli riuscirebbe
più: hanno cambiato l'ingresso, da quanto leggo sui giornali, non più da delle grandi
porte, ma da una specie di tunnel. La maggiore novità riguarderà il museo d'arte
contemporanea. 14.000 metri quadrati suddivisi in due piani. 4.500 in più di prima. 1400
opere invece delle 800 precedenti.
A molti sembra brutto il Beaubourg. Può essere. Ma a quelli che hanno la mia età ricorda
il Meccano. Quel gioco fatto di viti, bulloni e sbarrette di metallo
che ci faceva inventare costruzioni inverosimili. È quello che era stato detto del
progetto di questo - come chiamarlo - edificio? Inverosimile, dicevano.
Sono previsti 25.000 visitatori al giorno, con un massimo consentito da non superare
all'interno di 7.000 alla volta. Otto milioni di persone all'anno.
Lo guardo dalla finestra, adesso che è quasi buio: il serpentone esterno delle scale
mobili ha il profilo illuminato. Di Antonio, Ilana e Maria, i protagonisti del mio
romanzo, non so più nulla. Credo però saranno qui anche loro, il 1° gennaio. Io no. Me
lo vado a vedere adesso, dopo avere spedito questa mail. Vuoto, illuminato, mastodontico.
Dimenticavo: se qualcuno non sapesse dove andare l'ultimo dell'anno a Parigi, La Sancerre,
il bistrot dove ieri provavano le luci, è a due passi da Sacre Coeur, Montmartre. Si può
prenotare allo 0142580820.
Roberto Ferrucci |