Il prefetto del vescovo
Monsignor Nonis
annuncia la nomina di un sacerdote-assistente spirituale per "guidare e animare"
l'Opera dell'Amore di Renato Baron, l'ex casellante di Schio che dice di parlare con la
Madonna. Un avvicinamento dopo anni di guerra. Ma anche l'occasione per ribadire che
miracoli, visioni e pellegrinaggi restano fuorilegge
L'impressione è quella di un
"avvicinamento". Che è anche un modo di controllare più da vicino rischi e
bizzarrie di Renato Baron e dell'Opera dell'Amore. Cioè dell'ex casellante di autostrada
che da anni dice di parlare con la Madonna a S. Martino di Poleo, vicino a Schio, e del
movimento di fedelissimi delle apparizioni diventato una vera organizzazione. La novità?
Che il vescovo Pietro Nonis ha deciso di nominare un assistente spirituale dell'Opera
dell'Amore.
Ancora non ci sono nomi, ma il nuovo
"prefetto" del vescovo a Poleo sarà un sacerdote "con il compito e la
responsabilità di guidare e animare la vita spirituale del Movimento stesso,
accogliendone l'identità, collaborando con gli organismi statutari, attuando il suo
servizio pastorale", scrive Nonis sul settimanale diocesano La Voce dei Berici.
Il vescovo si è convertito alle visioni di
Baron? Un riconoscimento per i pellegrinaggi del miracolo? Non se ne parla neanche: il no
alle chiacchierate fra l'ex casellante e la Madonna resta netto. E' la strategia che
cambia. Dopo la prima fase di guerra aperta, qualche anno fa, Nonis aveva scelto di
affiancare ("accompagnamento spirituale", è il termine usato nella nota
pastorale) ai fedeli di Baron l'aiuto dei Servi di Maria. Insomma pur rifiutando miracoli
e visioni mistiche e di conseguenza pellegrinaggi e messe, il vescovo ha cercato di
mantenere i rapporti con Baron e seguaci.
L'Opera dell'Amore intanto si è data uno
statuto interno come "associazione privata di fedeli". E Nonis ha fatto un altro
passo avanti: niente riconoscimento ufficiale al documento ma "presa d'atto" in
attesa di tempi migliori.
Ora l'ultimo passo: la nomina di un
assistente spirituale diocesano, una specie di braccio destro del vescovo all'interno dei
fedeli di Baron. Con due scopi dichiarati: "assicurare ai membri del Movimento la
possibilità di vivere una spiritualità mariana autentica e fondata sulla comunione
ecclesiale", scrive Nonis. E ribadire contemporaneamente che la nomina
dell'assistente spirituale "non può essere fraintesa o fatta passare per
riconoscimento di fatti e situazioni su cui restano in vigore le notificazioni del
vescovo". Quindi "restano vietati pellegrinaggi e celebrazioni" legate alla
presunte apparizioni.
Resta perciò in piedi il paradosso, forse
obbligato: vi accettiamo come Opera dell'Amore, è il messaggio di Nonis, ma rifiutiamo
miracoli e visioni. Solo che il movimento di Baron è nato per e su quei miracoli e
visioni. Visto che siamo in periodo di Mondiali, viene da dire "una bella
partita". In attesa che qualcuno faccia gol.
a.m. |