OPERE RITROVATE
Dipinti del patrimonio I.P.A.B. restaurati
Nelle
due sale a pianoterra di palazzo Barbaran Da Porto, in Contra Porti, dal venti
giugno scorso, sono esposte ventidue tele di Autori dal XVI al XVIII secolo, restaurate e
appartenenti al consorzio delle I.P.A.B. di Vicenza. Esse non costituiscono che una parte,
anche se forse quella più significativa, della cospicua raccolta in possesso a questi
Enti, giunte ad essi nei secoli attraverso donazioni e legati da parte di una ricca
borghesia o di una nobiltà che si curava che una parte dei propri beni andasse alle Opere
Pie che si occupavano di proteggere, moralmente ed economicamente, fasce sociali meno
garantite. Le sedi di tali opere assistenziali, con i relativi oratori e chiese, si
ornavano, poi, di opere darte che servivano a dare a questi luoghi quel decoro e
quel prestigio che, indirettamente, ricadeva anche sulla massa degli assistiti.
Le opere presentate oggi ai Vicentini e ai turisti,
restituite alla loro primitiva bellezza da restauri finanziati da altri Enti o da privati
cittadini, erano, talora, conservati in luoghi inadatti, dove con landar del tempo,
si erano venuti deteriorando.
A
chiusura di mostra, nella loro nuova veste, la maggior parte di esse potrà ancora
costituire, per il futuro, prestigioso ornamento di locali e sedi istituzionali, dove il
pubblico sarà in grado di apprezzarne la bellezza ripristinata.
I nomi di pittori famosi o di famose botteghe, Francesco
Vecellio, Domenico Tintoretto, Gerolamo Bassano, Francesco Maffei, si alternano a quelli
meno conosciuti o del tutto sconosciuti che tuttavia riconducono ad una significativa
cultura figurativa nordica (come la bella serie di quattro tele a soggetto biblico di un
pittore fiammingo a cavallo tra il XVI e XVII secolo), oppure appaiono particolarmente
interessanti per un approfondimento della conoscenza della pittura locale (Pasqualotto, De
Pieri o Clemente Muzzi, suo allievo).
G.G. |