CARICATURE
VICENTINE IERI E OGGI
Un simpatico ponte intercittadino collega in questi giorni
a Vicenza due epoche, i primi del Novecento e lattualità.
Si tratta di
uniniziativa che ha come protagonista la caricatura, quella particolarissima e
antichissima branca dellarte atta a dare impianto satirico o burlesco a personaggi
in vista, afferrandone in pochi tratti la somiglianza fisionomica.
La bottega di stampe depoca di Carlo Matteuzzi, in
Corso Fogazzaro, espone una serie di ritratti caricaturali, di vicentini illustri o,
quantomeno, ben noti in città allinizio del secolo, allepoca cioè in cui le
loro espressioni caratteristiche vennero immortalate. Si tratta di una rara raccolta dal
titolo "Impressioni Vicentine", che comprende 24 figure più un frontespizio
realizzati nel 1909 in cromolitografia su carta applicata a cartoncini colorati per una tiratura di probabili 299 copie a cura delle Arti Grafiche
Vicentine. Gli illustratori sembrano essere quattro di cui uno, il più ricorrente, si firma "Cab." ed
appartiene , forse, allillustratore francese Bach (1859-1952) che aveva
labitudine di siglarsi così. Molti dei personaggi rappresentati sono stati
individuati da chi ancora ricorda bene tratti fisionomici o atteggiamenti caratteristici
che, magari, a distanza di tre generazioni, ricompaiono ben determinate e riconoscibili
nei figli dei figli.
Il pendant di questa esposizione è quella allestita
dal pittore Gabriele Scotolati
nella galleria dellHotel Campo Marzio. Qui, lungo il vialetto antistante
lentrata della mostra, sei sagome di personaggi vicentini attirano lattenzione
dei passanti, invitandoli ad entrare nei locali ove sono esposte 400 caricature compiute
da Scotolati a partire dal 1983 fino ai giorni nostri.
Per attuare un recupero cronistorico ancora più profondo,
lartista è persino riuscito a ritrovare alcune bacheche che gli erano servite per
una mostra degli anni Ottanta e che ora contengono "materiale dannata"
come lo definisce lui, Gabriele. Caricature ove compaiono personaggi di quegli anni, della
cronaca, della politica, dellarte, sindaci di Vicenza non dimenticati e
"didascalizzati" dalla penna salace dellartista. Vi si ritrovano i volti
di Antonio Corrazzin, di Antonio Curci, dello scultore Mariano Pinton, del principe
Rosario Poidimani, del pittore Piero Franceschetti ecc.
Ci sono poi, pannelli con serie di caricature su
commissione nelle quali, però, Scotolati individua alcune caratteristiche riconducibili a
personaggi storici famosi: da Napoleone, a Garibaldi, a Nerone. Ed ancora una piccola
serie di papiri di laurea, una tradizionale e goliardica forma di espressione
caricaturale. Unaltra
serie colleziona caricature a matita redatte nel 98 per una rete televisiva di Marostica e
per attuare le quali Scotolati aveva il tempo limite di dieci minuti, didascalia compresa.
Ancora: una serie politica del 1996 in cui soggetti
appartenenti a vari partiti vengono animalizzati in "pollitici" e
"politopi".
Non mancano nemmeno alcuni ritratti di calciatori e persino
una serie di personaggi vicentini cui sono caricaturizzati anche i nomi (Scapin diviene
Sgrappin; Bandini/Brandini; il maratoneta Bordin/Brodin ecc.). Infine, e riesce
ancora a far sorridere, una raccolta di false testate di giornale, avvisi, e manifestini
che annunciano improbabili eventi cittadini o attribuiscono apocrife "frasi
celebri" ad altrettanto celebri personaggi.
G.G. |