Domenica di Vicenza 5/9/98
Riboni: ribadisce la collocazione del partito. " Chi
non ci sta se ne vada"
PPI= centrosinistra
A rendere ancora più accesa e confusa la situazione
politica cittadina ad inizio settimana è arrivata la notizia della fiducia presentata da
10 consiglieri della circoscrizione 1, Centro Storico, nei confronti del presidente
Alessandro Quirici: Un caso che presenta due elementi di curiosità: primo, la mozione
giunge a poche settimane dalla scadenza naturale dei consigli di circoscrizione che
saranno rinnovati con le elezioni di novembre; secondo, politicamente più stimolante, le
firme. decisive per sfiduciare il presidente pidiessino sono state quelle dei virtuali
alleati del Ppi.
Per Alessandro Quirici si tratta di un atto politico:
"Hanno colpito me, ma il bersaglio è forse un altro. I firmatari della mozione hanno
cercato di sostenere che il motivo del contendere sarebbe la questione della ludoteca, ma
quello è solo un pretesto. Non ritengo il Ppi responsabile di questa scorrettezza, le
firme decisive per presentare il documento sono quelle dei popolari, ma non penso che quei
consiglieri abbiano agito nello spirito del partito".
Dura la presa di posizione del segretario cittadino del Ppi
Vincenzo Riboni: "E' un'atto irresponsabile, non si può coinvolgere il partito in
iniziative di questo genere in piena campagna elettorale. Pur ammettendo che possano
esistere contrapposizioni o eccessive rigidità da parte della presidenza, anche in questa
vicenda sono prevalsi i personalismi. I sistemi usati dai consiglieri della 1 rasentano il
disprezzo verso il partito di appartenenza". Riboni non lo dice, ma è chiaro il
timore che la vicenda della sfiducia firmata dai consiglieri popolari nei confronti di un
presidente pidiessino possa essere un siluro lanciato da quell'ala del partito che punta a
costituire una lista civica di centro contro l'alleanza di centrosinistra che la
segreteria del Ppi difende senza mezzi termini. Riboni è molto esplicito anche nei
confronti di questi amici che autonomamente hanno dato vita ad un tavolo di trattativa con
Udr Nuovo progetto e Socialisti. "Non ho capito dove questi vogliano arrivare, una
cosa invece è certa e cioè che non esiste rispetto delle regole. Se questi iscritti
palesano un chiaro disagio a rimanere dentro il partito, lo dicano e abbiano il coraggio
di assumere le condizioni conseguenti. A forza non tratteniamo nessuno. Se considerano che
1'attuale Ppi non è più il loro partito, lo dichiarino apertamente, ma sappiano che il
simbolo del partito non potrà seguire le loro avventure. Ognuno è libero di andare per
la sua strada, la frenesia dei singoli non può prevalere sul gioco di squadra. Il Ppi sta
studiando una strategia elettorale chiara e coerente, ma la collocazione è già definita
ed è nel centrosinistra, anche se . L'area di riferimento può, anzi auspicabilmente,
dovrebbe allargarsi. E' vero, ancora non abbiamo il nome del candidato a sindaco, ma non
mi pare che nemmeno gli altri schieramenti, Lega a parte, abbiano già mostrato le loro
carte. Bandini? Una candidatura rispettabilissima che merita attenzione, ma, in questo
momento, non ha il nostro sostegno". |