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G.d.V 10/9/98

Sia l'Ulivo che il centrodestra si sono ritrovati ieri

Riunioni a raffica ma decisioni lontane

Rifondazione conferma che il suo 9% è a disposizione di Bandini Il Polo è alla stretta finale dell'operazione per trovare un candidato

Tante chiacchierate informali, nessun incontro ufficiale: è andata così nel centrosinistra per settímane, fino a ieri sera, quando finalmente 1'Ulivo ha potuto stendere le sue fronde sul terzetto dei partiti vicentini che ne fanno teorícamente parte: Popolari, Democratici di sinistra e Verdi. Prima volta da quando c'è stata la crisi che ha fatto cadere la giunta di Marino Quaresimin. Primo guardarsi in faccia tra delegazíoni, presenti anche i dirigenti del Movimento ulivista, i "senza partito" che stanno tentando di fare da collante tra la coppia Ppi-Ds e il Sole-che-ride protagonista della sfiducia al sindaco in giugno. Eventuali esiti si conosceranno oggi, ma il prologo era all'insegna della diffidenza e dei contrasti. Dai Verdì il Ppi si aspetta un documento che funzioni da "scuse" per quanto successo in primavera. I Verdi sono divisi tra 1'orgoglio di partito e il timore di finire isolati a sinistra. Ancora i popolari sperano nella possibilità di suggerire agli alleati una propria candídatura a sindaco: quella dí Achille Variati? La Quercia diessina resta incerta tra la sponsorìzzazione del1'ex-sindaco (per non rompere con il Ppi) e l'appoggio a Fernando Bandini. Di quest'ultimo i capí cittadini dell'Ulivo avevano ieri sera sul tavolo un fax: parliamoci, vediamoci, proviamo a capire se riusciamo a correre insieme. Cosa non facilissima, stante la preoccupazione dei popolari di non mostrarsi troppo ínclinati a sinistra. Bandìni sindaco "dell'estrema"? Per lui adesso è un rischio, specie dopo 1'avallo ínformale alla candidatura venutogli da Rifondazione comunista. Il Prc si è espresso - con la segreteria provinciale e Luciano Ceretta - per "una candidatura unitaria di centrosinistra" che "deve però segnare una discontinuità con il recente passato" e che dovrebbe "provenire dal sociale civile" Esempi di riferimento scelti da Rifondazione Cacciarie Rutelli . "In campo vi è la candidatura Bandini, e può anche non essere l'unica, e secondo noi dice la dirigenza del partito - su questa figura bisogna misurarsi e scegliere". Disponibilità da Rifondazione, quindi, che mette a disposizione il suo tutt'altro che trascurabile pacchetto di consensi: 8,6 per cento alle Provinciali del '97, quando aveva beneficiato anche di parecchi voti di sinistra poco attratti dal listone filo-ulivista costruito per sostenere Giuseppe Doppio; addirittura un 9,5 per cento misurato dal sondaggio di luglio dell'istituto Poster per 1'Associazione Industriali. Ma anche una richiesta all'Ulivo e ai suoi dintorni: fare in fretta perché se l'alleanza non sarà graditail Prc dovrà provvedere a correre in proprio Ore concitate a sinistra, dunque e altrettanta concitazione a destra. Il polo è ormai alla stretta finale dell'operazione sindaco e ieri sera ha tenuto l'ennesima riunione di vertice. Sul tappeto ormai solo pochissimi nomi buoni tra i quali scegliere e attenzioe concentrate su uno, tenuto top secret ma forse ufficíalizzabile presto: "Questione di ore" garantisce Giorgio Carraro, commissario di Forza Italia, che tiene le fila dei discorsi vícentini per conto della leader del partito veneto, Lia Sartori, direttamente impegnata sul caso-Comune. Sarà una candidatura famosa o sarà la chiamata di una "seconda linea"? "Grande o piccola che sia, l'importante é che sia una candidatura degna della città e soprattutto in grado di vincere" commenta Carraro senza far trapelare neanche un indizio. Dqa quel che se ne sa, il numero 1 del Polo dovrebbe uscire dall'area dei simpoatizzanti forzisti, sarebbe un'imprenditore di buona notorietà non sarebbe estraneo a esperienze di contatti con il mondo della politica. Appuntamento a oggi per saperne di piu?

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