G.d.V 11/9/98
Intanto il Nordest annuncia per il 14 Cacciari in città
Il polo cerca un nome
LUlivo incolla i pezzi
Per la prima volta dopo il siluramento di Quaresimin, i
partiti , del centrosinistra si sono ritrovati attorno a un tavolo. Nulla di piu
Scusate tutti, ci serve un po' di tempo... Annunciato in
arrivo per ieri da "Radio Polo", il candidato sindaco del centrodestra ancora
non spunta. "La questione ora è in mano ai livelli superiori", spiegano le
dirigenze vicentine di Alleanza nazionale e Forza Italia riferendosi all'intervento
diretto dei big regionali. Altre riunioni in agenda, perciò: una importante, di nuovo,
ieri sera in casa forzista, dopo quella che mercoledì - presente di nuovo un osservatore
del Movimento Nordest, nonostante il distacco dei cacciariani dalla coalizione - non ha
visto ancora quagliare le soluzioni di An, FI, Ccd e Progetto.
Tonino Assirelli, commissario provinciale di An, conferma
che la rosa dei possibili "numeri 1" del Polo resta ancora aperta:
".«Diversi candidati, tutti ampiamente sopra la sufficienza per dirla in termini
scolastici. Ogni gruppo ha le sue indicazioni. Sappiamo che la proposta del sindaco è
fondamentale si tratta di valutare la visibilità del candidato rispetto alla popolazione
Alleanza nazionale vuole scegliere il migliore, uno che sia vincente".
Stessa situazione, o ancora più complicata, sul versante
di centrosinistra. L'Ulivo si è ritrovato intorno a un tavolo: prima volta dalla
primavera delle baruffe letali per Marino Quaresimin. Le delegazioni di Popolari,
Quercia-Ds e Verdi si sono scambiati prudenti segnali di buona volontà - benedetti dalla
terna dei portavoce del Movimento ulivista vicentino, Ruggero Marzotto, Marina Cenzon e
Mario Balbo - ma hanno scelto di non accelerare col calendario dell'ufficialità. Si
rivedranno tra una settimana, lasciando che nel frattempo trillino i telefonini e lavorino
i diplomatici nelle retrovie.
Problema aperto e "caldo": quello
dell'autocandidatura di Fernando Bandini, che piace a parte dei Democratici di sinistra,
agli ulivisti e ai Verdi che puntano a tornare in gioco, ma spiace assai a gran parte del
Ppi e ai più prudenti della Quercia. Bandini 1'altra sera si è fatto vivo per scritto
con la terna dei partiti dell'Ulivo, invitandoli a una manifestazione pubblica dei suoi
sostenitori (martedì prossimo a Santa Corona) e garantendo una collocazione
"topograficamente corretta" del suo tentativo e della sua Lista: nell'area di
centrosinistra, in alleanza con le forze del cattolicesimo democratico-liberale e della
sinistra laica-riformista.
Su Bandini e sull'accettazione da parte dell'Ulivo di una
coalizione "a sinistra" fa pressione intanto Rifondazione comunista. Il
segretario provinciale Luciano Ceretta ha dato - un'altra volta, come già fatto la
settimana scorsa - le quarantottore a Ppi Ds-Verdi: entro sabato vi dev'essere la
disponibilità
di candidato e sostenitori a un tavolo unico di trattativa;
diversamente sarà la
melina altrui a creare le condizioni per la nostra
esclusione".
Rifondazione dichiara anche di temere la "cottura a
fuoco lento" della candidatura Bandini (per aspettarne la caduta) e di non voler
essere considerata in futuro responsabile del fallimento di questa o di una diversa
ipotesi sindaco che nasca dal centrosinistra: "Chi esclude anche una sola delle forze
che compongono la maggioranza di governo nazionale dalla coalizione per il primo turno
elettorale- avverte Ceretta - è di fatto l'artefice della mancata conquista di un posto
al turno di ballottaggio". "Lo dimostrano i numeri aggiunge il segretario
comunista, riferendosi anche ai recenti sondaggi - e l'esperienza delle elezioni
provinciali del '97, quando il voto centristici, alla fine catturato dal Polo, non ha dato
i risultati che speravano quelli che hanno rifiutato lalleanza con
Rifondazione".
All'insegna del rilancio di un look che pareva perduto dopo
1'appiattimento sulla coalizione del Polo, annuncia una ripresa dell'iniziativa politica
il Movímento Nordest. Dopo 1'eclisse dell'ultima decina di giorni, i cacciariani tornano
in scena alla grande portando in città il loro leader e la sua nuova politica di
"disarticolazione dei Poli": "Ripartire dal progetto federalista, cercare
contatti a 360 gradi" dice Luca Romano anticipando la presenza di Massimo Cacciari a
Vicenza, lunedì, per un'assemblea del partito aperta a simpatizzanti e curiosi.
Una conferma infine anche al centro dello schieramento,
dove si agitano gruppi e coalizioni di "minori" che cercano spazio tra le grosse
aggregazioni, Mario Giulianati, fondatore di Impegno per Vicenza e promotore della
"federazione" Nuovo Progetto, è proprio in gara per palazzo Trissino. Gli porta
i primo consenso ufficializzato il Pri di Ugo Holzer: si tratta, è la spiegazione, di una
"candidatura che vuole rappresentare un centro moderato, capace di affrontare con
concretezza i problemi della città". |