LE MAGIE DEL VETRO
Storia e futuro del materiale più
versatile, plasmabile, economico e ora anche "intelligente"
E' indispensabile per illuminare le case e le strade di
notte, per consentire agli scienziati di vedere l'infinitamente piccolo e stelle più
lontane, e ai miopi e presbiti di vedere più in là del proprio naso.
Ha consentito in passato di dare finestre alle nostre case,
permette oggi di trasmettere segnali elettronici attraverso i continenti e darà in futuro
vita ad una nuova generazione dì computer ultrarapidi, quelli ottici.
Ma può anche più semplicemente, rendere più comodi e
gradevoli oggetti della vita quotidiana come bicchieri, specchi, bottiglie etc
Creato pochi secoli fa con pochi elementi (silice,
carbonato di calcio, sodio e cristalli minerali; in pratica sabbia), il vetro è uno dei
materiali più usati e il più versatile. E' facile da plasmare, trasparente anche quando
ha grossi spessori (come i vetri dei grandi acquari), durevole, a basso costo, ecologico
(è usato anche per conservare al sicuro le scorie nucleari).
Vari impegni
Oggi i suoi impieghi stanno per diventare, grazie a nuove
tecnologie, ancora più numerosi e utili. Le fibre ottiche già trasportano conversazioni
telefoniche e trasmissioni televisive, vetro ceramiche proteggono le navette spaziali
dall'eccesso di calore provocato dall'attrito con l'atmosfera, o servono per creare corone
artificiali che sostituiscono i denti.
Un po dì storia
Il vetro esiste anche in natura, in genere come prodotto
dell'attività vulcanica. Talvolta basta un fulmine su una spiaggia di sabbia per creare
vetro: sono le cosiddette "folgoriti", sottili tubi vetrosi fusi dal calore dei
fulmini. Il più comune dei vetri è l'ossidiana, che si forma quando la lava vulcanica si
raffredda velocemente e che inoltre fu uno dei primi materiali usati dai primitivi per
costruire i propri oggetti. Per imparare a fabbricare il vetro, l'umanità dovette
attendere fino al terzo millennio a.C. Probabilmente i primi furono gli abitanti della
Mesopotamia, anche se, secondo lo storico Plinio il Vecchio, il vetro fu invece creato da
navigatori fenici intenti a preparare la cena sulla spiaggia.
Il vetro cambia il mondo.
Grazie a macchine speciali il vetro ha cambiato la faccia
al mondo, cosi come quello industriale ha reso sicure le automobili. In particolare la
fibra di vetro ha cambiato il modo in cui costruiamo le auto e riscaldiamo gli edifici. La
"vetro - resina" (fibre impregnate in resine) ha permesso di costruire barche
più leggere e sicure. E chi può negare che le bottiglie di vetro abbiano rivoluzionato
il modo di alimentarci? Oggi il vetro industriale si prepara a nuove rivoluzioni. Ogni
giorno il flusso d'informazioni su fibre ottiche cresce del 2 %. " E noi stiamo
sviluppando di nuove, che quadruplicheranno la velocità delle attuali", dice
Ackermann, <<e siamo vicini all'interruttore ottico, che renderà possibile la
costruzioni di computer con velocità 100 volte superiori a quelle dei più veloci
computer elettronici". Già oggi il vetro è diventato intelligente grazie alla
possibilità di costruirlo alternando strati ultra sottili di vetro a strati d'argento
(per filtrare meglio la luce). Su vari aerei sono già stati montati vetri anti pioggia,
capaci di favorire la condensazione delle goccioline in gocce più grosse, che scivolano
via come palline di mercurio. All'Università di Tokio sono stati creati vetri auto
pulenti ricoperti di un sottile strato di titanio che rende la superficie idrofila ed
elimina le macchie di grasso. "E in futuro" dice Ackermann, " ci terremo in
borsa sottili "fogli" di vetro capaci di ospitare circuiti integrati. In pratica
schermi che incorporeranno il computer; collegandoli ad Internet con un cellulare potremo
farvi apparire in ogni momento qualsiasi giornale".
A tutti è poi noto che il vetro, così come il carbone, è
un materiale con scarse caratteristiche meccaniche, abbattute dalla presenza consistente
di difetti ottenendo così una perfezione strutturale fuori del comune.
Tale perfezione strutturale permette il raggiungimento di
elevate caratteristiche meccaniche anche con materiali quali il vetro e il carbone. Per
questo motivo prodotti come le canne da pesca sono realizzati utilizzando una matrice in
resina poliestere con carica costituita da fibre di vetro. In un materiale composito la
concentrazione di fibre, la loro lunghezza e soprattutto la loro orientazione consentono
di variare le caratteristiche del composto stesso e spesso di ottenere delle proprietà
che ciascuno dei materiali componenti da solo non possiede, o non possiede in misura
adeguata; tale risultato è detto sinergismo. Bella vetroresina gli sforzi di trazione e
di flessione sono sopportati dalle fibre di vetro, mentre quelli di taglio e di torsione
sono sopportati dalla matrice plastica.
Paolo Todesco 4ADT
con la collaborazione del
prof. Cristiano Crosera
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