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SCHERMA ED ELASTICITA'
di Alberto Bressan

Nel corso delle valutazioni funzionali eseguite sistematicamente in vari allenamenti collegiali delle Squadre Nazionali Assolute e Giovanili nel periodo 1994 - 1997, mi ha particolarmente colpito la grande vriabilità dei valuri di elasticità muscolare riscontrati nei tests che si venivano proposti agli schernitori per indagare in qualità.
Una attenta valutazione sul campo, ancor prima di procedere per le analisi statistiche di routine, potrebbe suggerire che vi siano delle relazioni con il modello di combattimento utilizzato dal soggetto e dai suoi angoli di guardia.
In effetti, da tempo è nota l'influenza dell'ampiezza del movimento sull' efficienza del lavoro muscolare. Bosco e Komi (1978) hanno dimostrato che l' effetto dell'elasticità e la sua relazione con la composizione delle fibre muscolari poteva essere influenzato dal modello di movimento (partendo da un angolo chiuso), minore è la velocità angolare del ginocchio ed aumenta perciò il contributributo della fibre lente; al contrario, quando diminuisce l' ampiezza, il ciclo veloce di stiramento-accorciamento è caratterizzato da un breve tempo di accoppiamento che è in grado di fornire, durante la fase di lavoro positivo, una utilizzazione qualitativamente migliore delle energia elastica immagazzinata.In generale Bosco (1985) afferma che lo sviluppo repentino dell'attività meccanica sviluppa le proprietà fisco-elastiche del muscolo incrementandone il tono (elevata attività EMG) e, quindi, incrementa la possibilità di immagazzinare energia elastica nel muscolo.
Nella scherma, 1'asimmetricità della guardia, l' intervallo non molto ampiodegli angoli di lavoro degli arti inferiori e la grande variabilità deglin stessi in funzione dell'ampio spettro di modelli di combattimento, sono fattori che attualmente forniscono indicazioni di difficile interpretazione.
In una situazione di questo tipo è ancor più neccessario avere "valori di riferimento" ed eventualmente cercare "ambíti di normalità"per valutare correttamente tali prestazioni. è importante inoltre avere un' idea sè l'elasticità muscolare varia anche in funzione della disciplina pratica ( fioretto, spada, sciabola), oppure se nell'ambito di tali settori sia più marcata la componente esplosiva o quella elastica.
Attualmente 1'analisi statistica effettuata finora indica che i valori di forza elastica degli schermitori hanno un coefficiente del 50% e che tendenzialmente sono migliori nella sciabola non solo nella media, ma anche nei valori di punta.
Lo studio si profila molto interessante e ogni approndimento che riuscirò ad effettuare potrbbe rivelarsi utili per comprendere meglio l'impertanza dei fattori elastici nella scherma. I possobili risvolti nell' allenamento ed anche nei sistemi di valutazione potrebbero essere, a loro volta, estremamente stimolanti.
Forse arriveremo presto ad un allenamento dell'elasticità muscolare specifico per la scherma? Io mi auguro di si.

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