La vita? Una
carambola
Dopo tre film sul biliardo e il
disastro di Occhiopinocchio Francesco Nuti torna con una pellicola sul tavolo verde con
Sabrina Ferilli: Il signor Quindicipalle. Il motivo? Perché, dice, stecca e biglie sono
un rifugio contro i disagi dell'esistenza.
E, forse, delle delusioni cinematografiche
Francesco Nuti è tornato - dopo
la disastrosa lavorazione e il flop al bottheghino di Occhiopinocchio in un
film incentrato sul biliardo e interpretato al fianco di Sabrina Ferilli. Il signor
Quindicipalle racconta la storia di un campione di biliardo che costretto a presentare
alla famiglia una fidanzata che in realtà non esiste, ingaggia una prostituta
daltro bordo conosciuta casualmente al cimitero dove questa va a portare fiori sulla
tomba degli ex clienti. Naturalmente - dopo alcune vicissitudini - lamore è dietro
langolo, mentre lo svolgimento del film dà modo a Nuti di raccontare un po
della sua vita e di quella di suo padre in un paesino vicino Prato negli anni cinquanta.
Unautobiografia cinematografica che ha dato modo al regista toscano di dedicare il
film al genitore scomparso alcuni anni fa, soprannominato "il Casanova".
Nuti, come si è sentito a dirigere Il signor
Quindicipalle dopo lo sfortunato insuccesso di Occhiopinocchio ?
Ero stato criticato anche prima, quando i miei film
andavano sempre bene. Credo che faccia parte del gioco e non mi preoccupo più di tanto.
Faccio i film che mi piacciono.
Da dove nasce lesigenza per lei di raccontare -
dopo Casablanca, Casablanca e Io, Chiara e lo Scuro - un altro film che
coinvolge il tavolo verde del biliardo ?
Il biliardo è sempre stato per me un grande rifugio. Lo
considero un contenitore di grandi sentimenti. Ricordo quando ero piccolo che la gente si
trovava nella sala da biliardo non per giocare, ma per raccontare agli amici i loro
problemi. Non guardavano nemmeno il colpo...Così ho voluto aggiungere un terzo elemento -
quello del ricordo - allideale trilogia che lega i film da lei citati.
Sintetizzando il suo rapporto con il biliardo in una
parola, quale userebbe ?
Passione.
Come mai in questo film cè tanta musica ?
Forse per accompagnare ancora meglio lo strepitoso ballo della Ferilli ?
Cè tanta musica che mi piace è vero, ma quella che
preferisco è la ritmica che deriva dal gioco del biliardo. Abbiamo pensato la danza della
Ferilli come un atto damore di questa donna nei miei confronti. E - ovviamente -
abbiamo strizzato locchio ai balli famosi di tanti film degli anni Cinquanta e
Sessanta. Non abbiamo progettato niente. Ci siamo detti : "Mettiamo la
Ferilli su un cubo e vediamo che succede..."
Un gusto anche della citazione allora...
Certamente, anche se ambientato in uno spazio completamente
diverso...
Farebbe un film completamente diverso ?
Lei ha un soggetto da propormi ?
Veramente no, ma ci sono sicuramente molte persone che
lo farebbero...
Alle volte mi domando anchio cosa vorrebbe dire per
me fare qualcosa di diverso da quello che ho sempre fatto. In realtà quando scrivo mi
accorgo che quello che so fare meglio è la commedia. Quando - poi - mi domando chi potrei
mettere al posto mio scopro che questo costa troppo, che quello incassa poco e
allora...allora ci sono io. Quindi è per questo che interpreto e dirigo i film che scrivo
per me.
Tornando a Il Signor Quindicipalle perché ha
scelto un vestito rosso per la protagonista ?
Come perito
chimico tintore che è andato a lavorare anche in fabbrica risponderò dicendo che il
rosso è un colore dominante ed essendo la Ferilli una "dominatrice" era il
colore più adatto a lei.
Condivide lidea che il suo personaggio sia
freudianamente castrato da una famiglia piena di donne e si diletta con mazze e palle per
sfuggire le frustrazioni ?
Ma le mie donne non sono così terribili...sì, rompono, ma
non più di tanto...
Ha visto molti film recentemente ?
No, ho ultimamente ho visto solo questo film a cui
lavorato. Lunica cosa che penso riguardo questa ultima stagione del cinema italiano
è che se lo Stato finanzia una pellicola, poi, deve fare sì che la stessa venga
distribuita. Non è difficile fare dei film. È complicato farli vedere, perché se si
esce contemporaneamente a un successo americano, si può stare sicuri che il film italiano
finisce in una sala peggiore o più piccola.
Quali sono i suoi quattro film preferiti di sempre?
Blade Runner, Oltre il giardino, Miracolo a Milano e Il
Signor Quindicipalle...
Marco Spagnoli |