FILM Giugno 1999
(III parte)
II parte
Tre Storie {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}
Sandra Ceccarelli - Fabio Nova - Marcello Di Gregorio Sceneggiatura
e Regia Piergiorgio Gay e Roberto San Pietro Anno di produzione 1999 Distribuzione
MIKADO Durata 85
Il mondo delle comunità terapeutiche viene indagato con sensibilità e
intelligenza in una pellicola dai molti meriti non solo sociali. Il carattere dei
personaggi e i problemi connessi alle loro storie personali sono mostrati nella loro
serena crudezza e nella loro lenta drammaticità, senza enfasi e senza esagerazioni,
evidenziando levoluzione delle vite di tre persone. Paolo, un figlio di papà che
tenta di frenare la sua voglia di autodistruzione tramite la scoperta della fotografia,
Martina, una ragazza che negli insegnamenti ricevuti durante la sua permanenza in
comunità trova la sua strada professionale e Giovanni, uomo amante del verde che nel suo
rapporto con la natura conquista la possibilità di affrancarsi dagli errori del passato.
Questi tipi umani e queste vite apparentemente distanti vengono riunite da una tenera
storia damore e damicizia sullo sfondo di una società dove la parola ex
tossicodipendente suscita timori e dubbi spesso insultanti. Tre storie è un film
commovente, dove il doppio percorso narrativo della finzione raccontata alla maniera di un
documentario da attori non professionisti e da persone che hanno vissuto in prima linea la
tragedia della droga lo rende unico nel suo genere.
Lospite {Sostituisci con chiocciola}
Umberto Orsini Anita Zagaria Ignazio Oliva Sceneggiatura
Alessandro Colizzi e Silvia Cossu Regia Alessandro Colizzi Anno di
produzione 1999 Distribuzione Istituto Luce Durata 85
Giocato sul filo dei sentimenti, il film di Alessandro Colizzi è
incentrato sulla figura di Giulia, la migliore tra i tre strampalati figli di una coppia
in disgregazione. Innamorata, ma incapace di esprimere i suoi sentimenti a causa della
vergogna per la sua situazione familiare, Giulia diventa vittima di se stessa, incapace di
affrontare con forza lo stato delle cose, trovando una soluzione almeno sul piano
personale. Nonostante tutte le buone intenzioni, uneccessiva glacialità dei
personaggi lascia lo spettatore disorientato in una selva di mezze frasi e di accenni che
portano la pur interessante sceneggiatura ad uno svolgimento quasi forzato. Un
film dal messaggio e dallandamento poco chiaro e prevedibile, che porta la sua trama
e il suo messaggio a compimento sotto una cortina fumogena di frasi a metà e di
situazioni incomprensibili. Peccato! Viste le premesse ci si poteva attendere molto di
più.
Cube {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}
Nicole de Boer Nicky Guadagni David Hewlett
Maurice Dean Wint Sceneggiatura Andre Bijelic e Vincenzo Natali Regia Vincenzo
Natali Anno di produzione 1999 Distribuzione Eagle Pictures Durata 95
Realizzato dal regista Vincenzo Natali, questo film che in Francia è
diventato un vero e proprio caso per avere incassato cifre stratosferiche per una
pellicola indipendente, vede tra i suoi bravi protagonisti la bella Nicole de Boer di Star
Trek: Deep Space Nine. Una pellicola intrigante che funziona bene proprio grazie a un
grande gusto per il gioco con lo spettatore, spinto anche lui a trovare una rocambolesca
via di uscita sulla base di regole geometriche di conoscenza abbastanza comune.
Claustrofobica pellicola ambientata in un avveneristico cubo prigione, Cube è
un film originale, nato dalla commistione tra mitologia, scienza e fantascienza. Fondato
su una robusta logica matematica Cube unisce motivi tipicamente kafkiani alle
nevrosi date dallessere rinchiusi in una struttura sconosciuta, costruita chissà da
chi e chissà dove per chissà quale scopo. Un film fantascientifico molto particolare,
che angoscia lo spettatore con un andamento forzatamente nevrotico.
Camere e corridoi (Bedroom & Hallways) {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}
Kevin McKidd - Hugo Weaving - Simon
Callow - Tom Hollander Sceneggiatura Robert Farrar Regia Rose Troche Distribuzione
Lucky Red Durata 96
Fino adesso avevamo visto solo pellicole su amori omosessuali a sfondo
tragico, mentre Camere e corridoi gioca sul versante comico della questione,
ribaltando ambientazioni e situazioni con lungimiranza e versatilità. Certo, al film
avrebbe giovato una durata minore e una trama più concentrata, eppure il risultato finale
è tuttaltro che disprezzabile. Meno patinato e più realistico dei pessimi Amici
e vicini e Tutti pazzi per Mary, Camere e corridoi è una felice e riuscita
combinazione dellumorismo britannico vecchio stile con lesplorazione e la
narrazione di avanzatissime problematiche omosessuali. Raccontando come un lungo flashback
le "pene damor perduto" di un giovane falegname per il suo ragazzo,
questo divertente film mostra con ironia e leggerezza i rapporti tra gay nella Londra dei
giorni nostri. In realtà lasciando da parte le tematiche sociali o i risvolti
psicologici, Camere e corridoi è un film assai godibile con tutti gli ingredienti
classici della commedia romantica, giocando solo un po sullalternanza dei
ruoli.
Il pozzo (The well)
Pamela Rabe - Miranda Otto - Paul Chubb Sceneggiatura
Laura Jones Regia Samantha Lang Anno di produzione 1997 Distribuzione:
Lucky Red Durata 102
A metà tra il surreale e lonirico, la grande forza de Il
pozzo è il suo essere una pellicola intensa e semplice che centrando tutta se stessa
su una storia molto normale e dai profondi risvolti psicologici, coinvolge lo spettatore
in una sottile trama dove i protagonisti sono messi di fronte a un archetipo favolistico
capace di scatenare in loro reazioni insospettabili e realistiche. Il vecchio pozzo
asciutto è il centro di un universo lontano. Un pozzo dei sogni e dei desideri infranti
che anziché moltiplicare il denaro o arricchire di fama e fortuna, prepotentemente
reclama dinanzi alle due donne il suo diritto di decidere dei loro destini. In un gioco
intrigante dove la realtà dei fatti è coperta da una coltre di suggestione. Un film
scarno, intelligente e ottimamente interpretato da due attrici allaltezza di una
messinscena sofisticata e molto interessante. Gli appartenenti a una società post
industriale come la nostra, spesso immemore di un passato neanche troppo lontano in cui la
vita era regolata dalla presenza dellacqua, potranno sicuramente apprezzare questo
originale film diretto dallesordiente Samantha Lang, in cui le protagoniste sono
messe di fronte a una specie di incantesimo onirico dai risvolti molto umani.
Dancing North {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}
Frederic Deban - Sabrina Leurquinn - Antonella Ponziani - Adami Inukpuk
Sceneggiatura Paolo Quaregna - Fabio Carlini - Monica Rapetti con Laura Sabatino Regia
Paolo Quaregna Anno di produzione 1999 Distribuzione Pablo Durata 96
Nellera dellesaltazione del
provincialismo cinematografico, il regista e autore della storia Paolo Quaregna ci ha
regalato una pellicola coraggiosa, capace di dare vita a un film moderno nella struttura,
ma antichissimo nei suoi contenuti. Diversissimo fortunatamente da tutto il
pessimo cinema italiano che abbiamo intorno. Accompagnato da una colonna sonora
affascinante, Dancing North regala al pubblico la seducente idea che laddove le
parole non permettono di esprimersi, bisogna lasciare al potere della musica il compito di
creare uno scambio e fondare il background culturale necessario alla comprensione e
allo scambio reciproco. Un film capace di far capire il senso del viaggio e la forza di un
individuo, che si confronta con una cultura immensa come quella eschimese dimenticando il
suo ruolo di musicista di successo in una Milano che appare un lontanissima non solo dal
punto di vista geografico. Proprio come canta Franco Battiato durante le fasi iniziali del
film, Dancing North racconta lo spaesamento che molte persone vivono alle soglie
del nuovo millennio, cercando nuove idee e ragioni di vita negli ultimi habitat incontaminati
del mondo. Baluardi e romitori sfuggiti al villaggio globale, dove la società occidentale
ancora non è arrivata o dove comunque non ha ancora fatto sentire tutto il suo
ingombrante peso. Un film intelligente dagli intriganti risvolti onirico magici, per
raccontare la forza e anche la glaciale crudeltà di una società dura, nata dal confronto
e dal contrasto con una natura arcigna, ma anche ricca di suggestione e mistero. Un grande
film che sarebbe potuto essere un piccolo capolavoro con una maggiore cura della
recitazione degli attori e qualche virtuosismo in più. Comunque un peccato veniale in
confronto al risultato che mi mostra una pellicola semplice, interessantissima e
indimenticabile. Grazie Quaregna. E grazie a registi come lui, Davide Ferrario, Enzo
Monteleone, Franco Bernini, Angelo Orlando, Massimo Martelli e Giuseppe Piccioni che negli
ultimi anni ci siamo ricordati perché il nostro cinema una volta era
grande.
Legenda :
# da non vedere
{Sostituisci con chiocciola} mediocre
{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} sufficiente
{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} discreto
{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} buono
{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} ottimo
Marco Spagnoli |