FILM Giugno 1999
(II parte)
I parte
The corruptor {Sostituisci con chiocciola}
Chow Yun Fat Mark Whalberg Sceneggiatura Robert Pucci
Regia James Foley Anno di produzione 1999 Distribuzione MEDUSA Durata
110
Non basta una regia movimentata a donare nuova linfa a una storia
abusata come quella della coppia di poliziotti dove uno deve spiare laltro in un
mondo di cattivi. The corruptor è un film scritto, diretto e interpretato pensando
a personaggi appartenenti a pellicole già viste, dove tutto è lasciato scorrere
pacatamente lungo i binari del deja vu. Una pellicola evidentemente fondata
più su una passione che sulla forza espressiva di una cinematografia come quella di Hong
Kong, che nella sua trasposizione americana sembra essersi persa in aridi stilemi e in
facili ripetizioni. The corruptor è un film debole e prevedibile dove non
cè nulla di nuovo, e per il quale non bastano un buon montaggio e un ritmo discreto
a risollevare una storia inutile e nemmeno troppo divertente.
In fuga con il malloppo (Free Money) {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}
Marlon Brando - Charles Sheen - Donald Sutherland - Mira Sorvino -
Martin Sheen Sceneggiatura Joseph Brustman e Tony Peck Regia Yves
Simoneau Distribuzione MEDUSA Anno di produzione 1998 Durata 95
Film canadese indipendente In fuga con il malloppo costituisce
lennesima variazione sul tema della rapina in treno raccontata con una punta di
grottesco dovuta alla presenza di un Marlon Brando, imbruttito e bolso. Un film davvero
discreto che fa passare unoretta e mezza distensiva, divertendoci con le mille
trovate architettate dalla strana coppia di cognati per sfuggire le ire del suocero
molesto. Colpevole anche di omicidio secondo lagente dellFBI interpretata da
una Mira Sorvino più credibile del solito. Una pellicola semplice, senza troppe pretese
dove Marlon Brando la fa - come ovvio - da padrone, e che va apprezzata solo per
labile gioco di citazioni dovuto allincontro tra il protagonista de Il
padrino e Martin Sheen. Un revival divertente e esilarante di Apocalypse
Now!
Benvenuta in paradiso (How Stella got her groove back) {Sostituisci con chiocciola}
Angela Basset - Whoopy Goldberg - Taye Diggs Sceneggiatura Terry
Mc Milian - Ron Bass Regia Kevin Rodney Sullivan Anno di produzione 1999 Distribuzione
Twentieth Century Fox Durata 120
Tra Mercedes e ville sontuose a San Francisco Benvenuta in Paradiso ci
annoia per due lunghissime ore di una pellicola che sembra non volere finire mai. Un film
lento e banale, con riflessioni psicologiche allacqua di rose dove non basta la
simpatia di Whoopi Goldberg o lavvenenza della quarantenne Angela Basset per
convincerci a rimanere seduti quando dinanzi ai nostri occhi vediamo scorrere le immagini
di un film fondato su sentimenti facili e scontati, vicini alla logica del fotoromanzo.
La storia della quarantenne in carriera innamoratasi (inspiegabilmente)
del giovane ventenne sarebbe già di per sé inutile. Quando poi ci si accorge che la
sceneggiatura è scritta e diretta allinsegna di un buonismo di risulta (deprimente
la scena dove lex marito di lei dà consigli al giovincello per non farli litigare)
farcito di migliaia di dollari citati con nonchalance si arriva alla consapevolezza
(anche grazie a un finale super scontato) che Benvenuta in Paradiso è solo una
pessima fiaba al gerovital, da ignorare anche per i suoi spiacevoli risvolti sociali.
Bulworth {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}
Warren Beatty - Halle Berry - Oliver Platt - Paul Sorvino - Isaiah
Washington Sceneggiatura Warren Beatty & Jeremy Pikser Regia Warren
Beatty Anno di produzione 1998 Distribuzione Twentieth Century Fox Durata
109
Bulworth risulta visibilmente appesantito da un umorismo forzato
che non riesce mai a decollare in maniera originale. Beatty pur tentando goffamente di
replicare al pubblico la stessa ingenuità del Peter Sellers di Oltre il giardino dà
comunque vita allennesima riuscita satira del sistema politico americano. Il
Bulworth paragonato a Kennedy e come il Presidente assassinato a Dallas è vittima di una
cospirazione fondata su interessi inamovibili diventa la visibile falsariga che il regista
- attore ha seguito per il suo eccentrico personaggio. Un film poco più che godibile
sospeso a metà tra le amare considerazioni del senatore travestito da rapper e la
tensione razziale presente in una società opulenta e piramidale come quella americana.
Una pellicola che nonostante i suoi molteplici difetti dovuti a uneccessiva voglia
di protagonismo da parte del suo autore, riesce a dire con coraggio quello che spesso i
nuovi film dimenticano di ricordare.
Laltra faccia di Beverly Hills (Slums of Beverly Hills) {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}
Natasha Lyonne - Alan Arkin - Marisa Tomei Sceneggiatura e Regia Tamara
Jenkins Anno di produzione 1998 Distribuzione Twentieth Century
Fox Durata 91
Prodotto da Robert Redford, Laltra faccia di Beverly Hills è
la storia semi autobiografica della regista Tamara Jenkins e di come questa abbia
affrontato insieme ai suoi fratelli il divorzio dei genitori, andando a vivere con il
padre nei sobborghi di Los Angeles. Una Beverly Hills lontana dal glamour hollywoodiano,
fatta di piccoli monolocali a buon mercato e di "avanzi" di una società
opulenta. Gli anni Settanta raccontati e mostrati nel film sono quelli della recessione
post - nixoniana e della crisi dei colletti bianchi. Unera di disoccupazione e di
ristrettezze sullo sfondo di una società in difficoltà, che vede la famiglia Abramovitz
alla perenne ricerca di un luogo dove stare e da cui possibilmente non
scappare di notte per non pagare laffitto.
Una commedia agrodolce e liberatoria che sotto la patina dorata di
unironia e di un umorismo immuni agli stravolgimenti della vita, condanna
unepoca e una generazione di genitori incapaci di comprendere i loro figli. Laltra
faccia di Beverly Hills, che ci mostra in tutto il suo drammatico squallore
limportanza del soldo in un mondo fatto di prezzi espressi in centesimi, è un film
interessante e drammatico che deve tutto al cast dei suoi attori : oltre al grande
Alan Arkin, vede una seducente Marisa Tomei e la piacevole conferma della giovane Natasha
Lyonne già protagonista e voce narrante (proprio come in questo) film di Tutti dicono
I love you di Woody Allen.
Doug (Doug's 1st Movie) {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}
Animazione Sceneggiatura Ken Scarborough Regia
Maurice Joyce Anno di produzione 1999 Distribuzione Buena Vista
International Durata 77
Un buon film questo ispirato a un cartone animato molto diffuso e
seguito negli Stati Uniti che insegna ai bambini (ma non solo) il rispetto per la natura e
gli animali, offrendo validi rudimenti di ecologia. Una pellicola divertente, ma anche
educativa che fa della difesa di un innocuo e buffo mostro uscito dal lago inquinato una
divertente ed educativa parabola ecologista. Un film dalle animazioni originali che, pur
non essendo inserito dal punto di vista strettamente visuale nel filone classico della
Disney, piace per il suo essere una pellicola agile e educativa, destinata - come al
solito - ai bambini di tutte le età.
III° parte
Legenda :
# da non vedere
{Sostituisci con chiocciola} mediocre
{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} sufficiente
{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} discreto
{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} buono
{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} ottimo
Marco Spagnoli |