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PRAGA
nel cuore della vecchia Europa
Itinerari in auto
Brennero - Salisburgo (Austria) - Praga (Repubblica Ceca) - Norimberga (Germania) - Brennero
Otto giorni, circa 1700 chilometri
(Passaporto indispensabile per la Repubblica Ceca)
1° giorno: Brennero-Innsbruck (Aus) 32 km; Innsbruck-Rosenhaim (Ger) 100 km; Rosenhaim-Salisburgo (Aus) 76 km. Totale: 208 km
Uscire dall’autostrada a Salzburg west, si gira a sinistra verso Salisburgo, dopo poche decine di metri sulla destra c’è una piccola casetta in legno del servizio informazioni e prenotazioni per turisti. Aperta fino alle 19.
Un esempio di sistemazione economica: "Bonauerhof" della famiglia Gotzinger, località Viehausen, Kapellenweg 3. Tel. 0662/8533615. E’ nel villaggio dietro il servizio informazioni. I proprietari allevano vacche da latte, chalet in legno con mini piscina. A 5 km dalla città, camera doppia con bagno (wc e doccia), tv, compresa prima colazione (abbondante) 540 scellini (in lire italiane circa 78 mila con un cambio di 145 lire per scellino).
Il consiglio - Una birra da litro all’Augustiner Brau di Salisburgo (Augustiner gasse, la zona si chiama Mulln).
La delusione - I famosi giochi d’acqua di Hellbrunn (nord est di Salisburgo): splendido il parco ma i giochi sono spruzzi per bambini.
2° giorno: Salisburgo-Linz-Mauthausen 136 km. Obbligatoria la sosta con visita al campo di concentramento dove i nazisti hanno sterminato almeno 150 mila tra ebrei, prigionieri politici e partigiani di mezza Europa. Questo il percorso: da Linz, sempre in autostrada, si va verso Vienna, dopo circa 15 km c’è l’indicazione per Mauthausen. Seguire i cartelli, una volta in paese c’è l’indicazione "kz lager". Il campo è in cima ad una collina verdissima, la visione arrivando è agghiacciante. Il biglietto costa circa 4 mila lire (non accettano lire italiane!).
Da Mauthausen si va per Pregarten-Freistadt-Wullowitz (confine con la Repubblica Ceca): 55 km. Dogana rapida. Conviene fare il pieno di benzina (circa 1200 lire il litro la super senza piombo) e cambiare un po’ di lire per non trovarsi poi i difficoltà. Si procede per Ceske Budejovice: 56 km. Cittadina triste piena di case in cemento. Circa 30 km dopo, a Veseli Nad Luz, ci si può fermare a mangiare al Restaurant-Pension "Zvon". Nella stessa palazzina c’è un club a luci rosse, ma il ristorante è tranquillo. Arredamento simil-moderno, camerieri gentili. Si può mangiare bene con 100 corone a testa (6 mila lire con il cambio di 60 lire per una corona). Freschissime le insalate.
Da Veseli si procede fino a Praga: 120 km. Per la sistemazione rivolgersi agli uffici del turismo (Cedok) in centro o alle varie agenzie. Qui si possono scegliere gli hotel (spesso cari o pieni), le pensioni o le offerte dei privati che si piazzano fuori dagli uffici. Soprattutto se si arriva tardi alla sera conviene andare alla stazione centrale (dietro il museo nazionale sulla Wilsonova) dove ci sono ancora agenzie aperte e privati. Va a fortuna, ma spesso gli appartamenti o le stanze che propongono i privati sono convenienti e ordinati. Alcuni vi mostrano le fotografie, comunque si può sempre vedere e rifiutare.
Un nome: Denisa Sebellova, centro Praga, la via è Lublanska 45 (vicino al Museo nazionale), tel. 02/7934787. Un appartamento con 2 stanze da letto (4 letti), bagno, doccia, uso cucina: 25 marchi tedeschi a testa (25 mila lire con il marco a 1000 lire). La fermata del metrò (a Praga costa poco e funziona bene) è a 5 minuti di strada a piedi (è la Pavlova). Attenzione all’auto: se non c’è un garage o un cortile chiuso, tutti consigliano di portarla nei parcheggi notturni. Costano sulle 20 mila lire al giorno (10 corone la prima ora, 20 le altre), ma il rischio furto sulle strade è alto.
I consigli - Munirsi (ovvio) di una buona guida-libro. Comunque da non perdere la città vecchia, il ponte Carlo e il quartiere ebraico. In particolare l’incredibile cimitero tra corvi e 12 mila lapidi alla rinfusa. Merita un’occhiata anche di notte (è chiuso ma da alcuni punti si intravede qualcosa, come dalla via Listopadu dove c’è un buco su una porta): una visione da film. Per il resto Praga va girata anche a caso. Infiniti i ristoranti e le birrerie. Tra queste un nome: U Fleku, in Kremencova ul., birra scura leggera a 13° prodotta in loco (il più piccolo stabilimento di birra ceco). Legno, bei cortili e un aperitivo di erbe offerto dalla casa. Si può anche mangiare.
Fuori Praga: a circa 35 chilometri il castello di Karlstein, nascosto dietro le colline. Il più fotografato della regione, sembra quello di Dracula. Si prende l’autostrada per Plzen e si esce a Beroun (c’è l’indicazione Karlstein). Strada un po’ pazza per arrivarci, occhio ai cartelli.
La delusione: il celebrato orologio della Piazza Vecchia (Staromestske) con le figure in movimento ogni ora. La torre è bella, ma le statuine che girano non dicono niente.
5° giorno - Autostrada Praga-Plzen, poi (obbligata) strada normale per Rozvadov (confine con la Germania). Ricordarsi di fare il pieno di benzina qualche chilometro prima della dogana (che non ha pompe), di spendere tutte le corone e di cambiare marchi subito dopo il confine (se arrivate tardi a Norimberga non trovate più cambi). A Norimberga si arriva dopo 290 chilometri circa. Per dormire ci si può fermare a Lauf (15 chilometri dalla città). Micro-paese con le tipiche casette tedesche. In piazza (pedonale!) c’è l’Hotel "Zum Wilden Mann": una camera con due letti e doccia (il wc è sul corridoio) costa 85 mila lire, compresa prima colazione. Il proprietario è simpatico e cerca di parlare spagnolo. C’è il garage per l’auto, ma chiude alle 22.
A Norimberga se cercate giornali e riviste di tutto il mondo, passate in stazione centrale dove c’è una super-rivendita. Cibo: se dopo 5 giorni la voglia di pizza vi turba, provate a "Cine Città", nella zona est della città vecchia (Altstadt). Il locale è gelido (palazzina vetro-cemento con 5 cinema, ristorante, birreria e pizzeria) ma la pizza è più che dignitosa. Ma ci sono pub e stube molto più graziosi.
I consigli: chi ama l’arte può visitare la casa di Albrecht Durer, nord della città vecchia, nella strada omonima. Da vedere le incisioni, alcuni quadri e le stanze arredate dove viveva il piccolo Durer alla fine del ‘400. Per tutti invece la visita al quasi introvabile (anche se enorme) "Reich Party Rally Grounds". Si tratta dei resti monumentali di una delle idee maniacali di Adolf Hitler: una città per le adunate del partito disegnata dall’architetto Albert Speer. Qui si tenevano infatti le gigantesche parate dei nazionalsocialisti dal 1927 al 1938. E da queste mura ciclopiche parlava Hitler davanti a 250 mila soldati e 70 mila spettatori. Qui atterrò anche uno Zeppelin. Ora davanti alle gradinate ci sono campi da calcio e gare di moto. All’interno c’è una interessante mostra sul nazismo e sulla costruzione, si chiama "Fascino e terrore". Vicino è rimasta in piedi anche un’imitazione spettrale del colosseo, la Congress Hall. E’ a sud-est della città, strada per Regensburger, di fianco allo stadio. Non contate sui cartelli perchè non esistono, meglio chiedere alla gente.
7° giorno: ritorno via Monaco (135 km da Norimberga) fino a Rosenhaim, quindi si ripercorre all’inverso la strada dell’andata Innsbruck-Brennero (da Monaco 368 km). Attenzione: passata la Germania a Kiefersfelden, non ci sono cambi di valuta nè pompe di benzina. Se serve, uscire a Kufstain (c’è anche una macchinetta cambia valute sempre aperta).
Costo medio del viaggio (4 persone in auto), 7 pernottamenti, almeno un pranzo completo al giorno: 650 mila lire.
A.MO.
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