Primopiano Dicembre 1999
Parigi è sempre Parigi...
Inizia un reportage
da Parigi di Roberto
Ferrucci che, come per S.Pietroburgo,
ci propone un "reportage" in diretta dalla capitale francese. Lo scrittore
ci invierà una serie di appunti quotidiani, via Internet, durante i suoi prossimi
giorni di permanenza a Parigi. Anche in questo caso un appuntamento che ormai non è più
da considerare sperimentale. Un nuovo "racconto in tempo reale"...
Era il 1982, l'Italia campione del mondo, Mitterand insediato
da poco, le sue opere monumentali forse nemmeno progetto e la frenesia dei miei
vent'anni. È stata l'ultima volta che sono stato a Parigi. Eppure mi è rimasta così
dentro quella città, al punto di farne sfondo di tre capitoli del mio romanzo. Quelli
centrali, e non solo come collocazione.
Talmente dentro, dunque, da perderla di vista, Parigi. Da allora, la vita
mi ha portato da altre parti. Ci arrivai in treno, quella volta, leggendo Verlaine e
Rimbaud, i poeti maledetti, e ascoltando Brel e Brassens. Il mio incipit preferito era:
"Avevo vent'anni, non permetterò a nessuno di dire che quella è la più bella età
della vita". Ora ci vado in aereo, leggendo un romanzo di Jean Echenoz e ascoltando
Manu Chao. Il mio incipit preferito è: "Anche se è stato un sonno breve, come
questo di mezz'ora, dopo bisogna ricominciare tutto da capo".
Con l'età si diventa più prosaici, evidentemente.Ora
ritorno lì, nella capitale intima di chissà quanti altri milionidi individui, a un passo
dal 2000. Ci torno con dentro tonnellate di romanzi francesi, film francesi, canzoni
francesi, quadri francesi, calciatori francesi.
Come sarà, adesso? I mutamenti più evidenti, stupefacenti, cercherò di tenerli per me,
ché se non ci sono più stato a Parigi per tutti questi anni, è un problema mio.
Cercherò invece di raccontare i preparativi della Ville Lumière per l'ingresso nel 2000.
Con qualche piccolo sguardo indietro, magari...
Puntata 1
Puntata 2
Puntata 3
Puntata 4
Puntata 5
Puntata 6
Puntata 7
Roberto Ferrucci |